Silvio Baldini, tecnico rosanero, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la vittoria del Palermo. I rosanero ieri sera hanno battuto il Padova vincendo i playoff di Serie C e accedendo di diritto alla Serie B.
Le dichiarazioni di Baldini
Su due giocatori quali Brunori e Fella: “Brunori ho sempre detto che avrebbe fatto 30 gol. È un ragazzo a cui puoi entrare nell’anima, non è mai altezzoso e non ha mai voluto avere un occhio di riguardo. Mi dispiace sia arrivato solo a 29. Fella ha sofferto molto quando non ha giocato. Non stava bene fisicamente. Ha dovuto lavorare sodo e nel lavoro ha trovato se stesso. Fra me e lui il patto era che avrebbe fatto il gol decisivo per la finale. C’è andato vicino ma non ci è riuscito. Gli ho detto “mi hai tradito” e lui ha risposto “l’importante è che abbiamo vinto”. Però lo ha fatto con l’Entella, ha anticipato i tempi. Ieri sarebbe servito meno”.
“L’80% degli allenatori pensa al risultato e all’ingaggio. Secondo loro se mi chiama una squadra che offre di più dovrei andar via subito. Se materializzi le cose, anche gli altri ti valutano in questo modo: o giochi o non giochi. Anche 1 minuto è importante quanto 90 minuti per me”.
“I ragazzi stanotte hanno festeggiato coi tifosi, poi sono andati a fare il bagno a Mondello e colazione. Qualcuno che ha giocato poco mi ha detto che ha imparato più in 6 mesi che in tutta la sua carriera, anche se in precedenza ha giocato di più. Cos’altro posso desiderare? I pensieri però vanno gratificati quando vinci. Se avessimo perso questi discorsi non avrebbero avuto senso. La società odierna è impostata così. È per questo che si spendono tanti soldi. Quando io ricevo critiche mi miglioro soltanto, perché smetto di dare la possibilità di criticarmi. Non c’è un risultato da giustificare in realtà, ma un percorso. È quello che conta davvero. Invece è tutto frutto della politica, che fa il loro orticello. La società si basa sul clientelismo, per cui produce persone ignoranti. Chi ha cultura si cerca uno spazio perché con l’impegno sa di potere ottenerlo”.
Poi anche un messaggio per i tifosi: “Alle persone voglio dire che gli voglio bene, perché hanno ricevuto il mio messaggio e l’hanno trasformato nel pubblico che ieri ci ha fatto vincere i playoff. Io sono uno di loro. Sono orgoglioso di questo, perché sono uno del popolo”.
“Sono contento dei giovani in squadra. Uno stava già facendo bene prima del mio arrivo, l’altro stava per andare via a gennaio. Luperini? Ha grande dinamismo, solo Kante a livello di numeri è meglio di lui. Tutti i palloni che recupera sono assist. Floriano nonostante l’età ha una classe immensa. Anche ieri sera ha fatto accelerazioni pazzesche, peccato che non abbia i 90′. Avendo giocato in squadre come Bari e Palermo gli allenamenti sono sempre stati limitati. Per 60-70′ però è sempre da applausi”.
“Io ho usato solo lo strumento della parola con il pubblico. La parola speranza. Se non hai fede non puoi usarla. Devi sapere che puoi andare oltre le difficoltà. Il vento non lo vedi ma lo senti. Io queste persone le sentivo. Ieri sera erano lì con me che festeggiavano. Mi sono goduto la loro compagnia e tuttora le sento. Ieri è stato fantastico, ho potuto dirgli che mi hanno accompagnato nelle difficoltà. La gente fa la fila e 10 euro magari le pesa anche, ciò vuol dire che ti vuole bene.”
“Nardini è una persona speciale. Lo facciamo sempre parlare prima della partita. Non è mica il secondo che mette i cinesini. È un uomo che porta passione, non si nasconde e non fa veti. Balla, fa lo spogliarello e incita i giocatori con voce da tenore. Non si arrende mai. Il 12 giugno lui ha perso la mamma tempo addietro per un infarto, non era anziana. Per lui era una data speciale. Sapevo che quel numero avrebbe coinciso con la vittoria. Non potevo non dare spazio ad una persona del genere. È un fratello, sono orgoglioso di averlo come amico perché so che non mi abbandonerà mai. So che non intende tradirmi come succede invece altre volte in certi ambienti”.
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