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“Palermo in B? Faccio un tatuaggio”. Quando le promesse diventano realtà

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Palermo in B? Faccio un tatuaggio“, sono queste le parole di Gianfranco Marascia, che sogna di diventare un videomaker di professione, 26 enne tifosissimo dei colori rosanero, tanto da tatuarseli sul proprio corpo dopo la promozione in Serie B della squadra di mister Baldini al termine del doppio confronto con il Padova. Il motivo del tatuaggio è stata una scommessa persa con un amico che però, da grande tifoso, è felice di aver perso.

Gianfranco, da dove nasce la tua passione?

“Il mio amore per il Palermo nasce durante il cammino verso finale di Coppa Italia contro l’Inter. Un giorno notai che a 25 km da casa mia c’era una squadra di calcio (il Palermo ndr) che stava andando a giocare una finale di Coppa Italia con tutti i migliori presupposti e l’affetto della gente. È stato proprio l’amore della gente, smisurato come da poche altre parti, a farmi avvicinare. Il vero tifoso palermitano, per il cuore che ci mette, è unico e suscita emozioni impressionanti, soprattutto quando si vince. Il tifo del palermitano è talmente forte che sembra partire dal cuore fino ad arrivare a prenderti per mano per accompagnarti verso la felicità. Dopo il fallimento sono rimasto sempre unito ai colori del Palermo; purtroppo i fallimenti, ci sono e ci saranno sempre perché il calcio in Italia è anche lo specchio di un’economia che non è ottimale. Nonostante tutto sono rimasto sempre fedele al Palermo anche in Serie D, andando sempre allo stadio”.

Da cosa nasce la scommessa? “È nata in un periodo non roseo ed in quel momento il Palermo, esprimendo un buon calcio e trovando ottimi risultati, mi stava dando grandi soddisfazioni. Ricordo ancora il gol di Brunori contro il Monopoli: emozioni da pelle d’oca, non per il gol in sé piuttosto per quello che si è venuto a creare in quel momento. Da qui nasce l’idea con un amico di una scommessa che, vista la mia ricerca di un nuovo tatuaggio, mi ha proposto di tatuarmi il logo qualora il Palermo fosse andato in Serie B. Fortunatamente ho perso la scommessa ed il Palermo è andato in Serie B e ad oggi ho un nuovo tatuaggio”.

Parlaci dei tuoi tatuaggi. È il primo? “Il tatuaggio del Palermo è il mio quarto. Qual è il mio preferito? Ognuno rappresenta una parte di me, ha un proprio valore, tuttavia, posso dire che quello a sfondo rosanero abbia un valore simbolico maggiore in quanto legato dal sentimento”.

“Futuro del Palermo? Mi auguro che in serie B ci sia un buon progetto, al di là della presidenza o dell’ingresso in società del fondo arabo. Sicuramente non vedo l’ora di vendicarci, calcisticamente parlando, della famosissima finale persa l’anno precedente del fallimento (Frosinone ndr). Poi mi auguro di tornare presto in Serie A portando il Palermo anche a Torino, Milano e Roma; quindi, a gareggiare nei migliori campi d’Italia perché meritiamo palcoscenici più alti”.

C’è spazio per una nuova scommessa

“Prossimo tatuaggio? Sono pronto ad altre scommesse e prometto che se il Palermo dovesse andare in Serie A, sotto il logo appena realizzato, inserirò la data della promozione”.

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