Il giornalista e opinionista Andrea Scanzi, attraverso un post pubblicato sul suo profilo Instagram ufficiale, ha divulgato una lettera scritta da un giovane che si è scagliato contro il sistema lavorativo del capoluogo siciliano lanciando un appello a tutti i politici.
Il post del giovane lavoratore
“Sono un ragazzo di 28 anni e dopo tanti lavori che ho svolto a Palermo mi sono veramente stancato – scrive amareggiato l’ignoto lavoratore –. Qualunque lavoro è pagato 400/500 euro al mese, puoi arrivare anche a 600 euro ma devi fare 12 ore. Mentre se sei esperto arrivi a 1000 euro, ma sempre con 12 ore e contratti pirata con pochi contributi”.
“Ma vorrei parlare della mia ragazza – racconta il giovane –, che laureata con 110 fa la maestra in una scuola privata a Palermo gudagnando 400 euro. È veramente vergognoso. Ma il problema serio è che in tutti i settori, dal banconista del panificio al maganizziere, al commesso, si guadagnano cifre che non superano i 500 euro. La mia ragazza neanche ha le ferie pagate“.
“Spero sempre nei controlli – prosegue il 28enne – ma non esistono. Molti miei amici lavorano in condizioni di schavismo e mi dicono che l’ispettorato del lavoro qui a Palermo non prende provvedimenti. Serve una rivoluzione e un cambiamento. Dico a tutti quei politic che difendono i ricchi di venire al Sud e guardare in faccia la realtà. Imprenditori che diventano sempre più ricchi sulle spalle degli operai. Serve un salario minimo, ma soprattutto una rivoluzione a Palermo”.
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