Palermo, il ruolo di Mirri nel nuovo Cda e la divisione delle quote

A due giorni dall’ufficialità dell’acquisizione del Palermo da parte del City Football Group, iniziano a chiarirsi alcuni scenari e i ruoli della nuova società. Dopo l’annuncio del nuovo consiglio di amministrazione, Calcio e Finanza ha reso note le divisioni delle quote e il loro valore, e inoltre fa chiarezza su quello che sarà il ruolo di Dario Mirri.

Per quanto riguarda la divisione delle quote del club, i documenti ufficiali dicono che sono 395 azioni dal valore di 27.174,76 euro ciascuno, ripartite tra:

78 azioni di Categoria A (pari al 19,75% delle quote del club);
1 azione di Categoria B (pari allo 0,25% delle quote del club ma con il 10% dei diritti di voto);
316 azioni di Categoria C (pari all’80% delle quote del club).

Le azioni di Categoria A rimarranno alla Hera Hora di Dario Mirri, l’unica azione di Categoria B rimarrà all’Associazione Amici Rosanero, mentre le azioni di Categoria C appartengono al City Football Group tramite la holding inglese City Football Group (Midco) Limited.

Il ruolo di Mirri nel nuovo Palermo

Nessuna novità su quello che sarà il ruolo di Dario Mirri, azionista di minoranza del club ma confermato presidente. L’imprenditore palermitano dunque ricoprirà ancora la carica che lo coinvolge da tre anni, e inoltre sarà anche consigliere di amministrazione per le azioni di Categoria A restando in carica per la durata di tre esercizi e quindi fino all’approvazione del bilancio che si chiuderà il 30 giugno 2025.

Lo stesso Mirri però, si legge, non potrà cedere le sue quote prima di cinque anni dall’1 luglio 2022 senza il consenso del City Football Group. In più il nuovo gruppo proprietario potrà nominare un massimo di 5 consiglieri, tra i quali l’amministratore delegato, mentre Mirri potrà nominare solo un amministratore . Infine la nuova proprietà dovrà aspettare 3 anni per poter trasferire le quote senza l’ok del presidente rosanero.

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