In Serie B gli stipendi sono veramente così importanti per vincere un campionato? Partiamo da questa domanda, fondando il nostro ragionamento sui numeri e non sulle fantasie o su calcoli azzardati figli di un calore estivo che stimola le fantasie di calciomercato dei tifosi.
Da quanto il City Football Group si è insediato nel capoluogo siciliano, sono in tantissimi a chiedersi la cifra destinata agli ingaggi dei giocatori per la stagione 2022/23 e il budget netto per il mercato in entrata. Una curiosità che, qualora fosse soddisfatta, soddisferebbe gli amanti dei giochi manageriali virtuali, in cui miri ad allenare la squadra col budget più alto per divertirti di più in sede di mercato. Ma spesso bisogna fare i conti con una realtà che non sempre coincide con i numeri e con le cifre spese durante l’allestimento della squadra.
Quanto spendono le squadre di Serie B in stipendi?
Secondo una stima pubblicata da Calcio e Finanza, nel corso della stagione 2021/22 di Serie B sono stati spesi oltre 220 milioni di euro lordi per gli ingaggi dei calciatori. A comandare questa speciale classifica c’è il Parma di Krause, con un monte ingaggi di 32,5 milioni. Seguono Monza con 21,3 milioni, Benevento con 17, Cremonese 14 e Frosinone 12,4. Fanalino di coda di questa classifica, troviamo il Cittadella con appena 3,1 milioni di euro spesi per gli ingaggi.
Eppure la classifica sul campo dice ben altro…
Guardando queste cifre, senza conoscere gli esiti sportivi della stagione appena conclusa, molti potrebbero immaginare che il Parma abbia dominato la categoria stravincendo con un distacco netto su tutte le avversarie. Chi, però, ha seguito il campionato 2021/22 di Serie B, sa che le cose sono andate molto diversamente. Malgrado gli investimenti faraonici il Parma ha chiuso la stagione al 12° posto, e il Monza ha concluso la stagione regolare piazzandosi nella quarta piazza della classifica, conquistando la Serie A soltanto tramite i playoff. Il Cittadella, ultimo per cifra di ingaggi spesi in categoria, ha vissuto una stagione tranquilla sfiorando a più riprese l’accesso ai playoff, piazzandosi al termine dell’annata 11°. Le due squadre che hanno ottenuto la promozione diretta, Cremonese e Lecce, nella classifica degli ingaggi occupano rispettivamente la quarta e la settima posizione.
Il monte ingaggi, in sostanza, dice ben poco sulle ambizioni di una squadra e sul suo reale valore in campo. Spendere tanto non è sinonimo di vittoria, così come spendere poco non equivale alla retrocessione matematica prima dell’inizio del campionato. Sebbene sia innegabile che per costruire una squadra ambiziosa sia necessario alzare l’asticella anche sotto l’aspetto economico, questo non necessariamente accompagna garanzie di vittoria. Ciò che conta maggiormente è come vengono spesi i soldi, e non quanti di questi escano effettivamente dalle casse societarie. Cittadella, ancora una volta, docet.
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Salve Direttore, vorrei porgerle in merito una domanda alla quale non ho mai avuto la risposta, ovvero:
Seguo molto i media sportivi che si occupano di calcio ed anche quelli che in particolare trattano i temi legati al calcio mercato. Mi potrebbe spiegare perché al contrario di quello che succede in tutte le altre società, al Palermo non si riesce mai a sapere quasi mai, quali siano le cifre dei trasferimenti sia in entrata che in uscita. Non parliamo poi delle cifre degli ingaggi. Proprio nessuna notizia in merito. Poiché penso che se la società vi fornisse questi dati, voi sicuramente li pubblichereste vorrei sapere da lei se mi conferma che questi dati il Palermo omette di farveli conoscere ed anche se lei si è dato una motivazione. Attendo una sua risposta, grazie