Longo: “Palermo? Avrei dato il 110%. E quei palloni in campo”

In casa Palermo oggi è un giorno importante, che aprirà ufficialmente il nuovo ciclo con Eugenio Corini come allenatore. Lo storico capitano rosanero, dopo settimane di riflessione, è stato scelto dal City Group per iniziare il campionato di Serie B. La concorrenza era folta, infatti tra i tanti nomi, alcuni fattibili altri quasi fantascientifici, l’ex allenatore del Brescia ha avuto la meglio.

E proprio tra i tanti nomi che sono stati accostati alla panchina rosanero, spicca quello di Moreno Longo. La scelta però sembrava impossibile potesse ricadere su di lui, visto i trascorsi non proprio felici da avversario del club di Viale del Fante. I tifosi hanno ancora vivo il ricordo della finale dei playoff di B quando i giocatori del Frosinone, che lui allenava, dalla panchina lanciarono dei palloni in campo per fermare gli ultimi attacchi della formazione rosanero. A indispettire ancora di più furono le parole da lui pronunciate nel post partita.

Le parole di Longo

Longo, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Tuttomercatoweb, ha parlato della possibilità di sedere sulla panchina del Palermo e di quell’episodio che ancora oggi provoca rabbia tra i i tifosi rosanero. Ecco di seguito le sue parole.

Il suo nome era stato accostato al Palermo. Come l’ha vissuta? “La notizia l’ho vissuta come una bella notizia. Palermo è una grande piazza. Quando ero a Frosinone lottavo con tutte le forze per il Frosinone e ho fatto il professionista. Sarei andato dando il centodieci percento”.

Però quei palloni in campo… “Sono un professionista e cerco di lavorare al massimo per il club in cui. In quel Frosinone-Palermo la A era un obiettivo da raggiungere e l’ho raggiunta. I palloni beh, fa parte del gioco anche quello. Un nostro ragazzo, Citro, fece quel gesto istintivo, non potevano ne tornare indietro e ne metterlo alla gogna. Sa di avere sbagliato”.

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