Per il Palermo il 4-2-3-1 resterà il modulo tattico che ha cambiato la storia del club rosa. La rivoluzione portata da Silvio Baldini, ad inizio 2022, ha permesso alla squadra di cambiare volto ed ai giocatori di esprimere tutto il proprio potenziale. Ma ora la storia è cambiata. Baldini ha preferito lasciare la panchina del Palermo, ma quel patrimonio di identità e di voglia di lottare è rimasto impresso nell’anima dei giocatori, come dimostrano le prestazioni di questa prima parte di stagione. Adesso in panchina siede Eugenio Corini, un tecnico la cui storia parla chiaro: l’allenatore bresciano preferisce far giocare le sue squadre con il 4-3-3 o 4-3-1-2.
La nascita del Palermo di Baldini
Com’è noto, Silvio Baldini è diventato allenatore del Palermo alla vigilia di Natale del 2021. Baldini giocò la sua prima partita a Catanzaro il 24 gennaio con un nuovo modulo, il 4231 appunto, che lasciava perplessi. Come poteva una squadra che subiva regolarmente le iniziative avversarie, reggere un modulo così offensivo? Bastarono poche partite per capire che la musica era cambiata: squadra corta, mai più di 25 metri, che stazionava nella metà campo avversaria anche quando difendeva.
Quella di Catanzaro fu l’ultima partita che il Palermo chiuse senza gol. Da quel momento, una serie di 52 gol in 24 partite fra campionato e playoff, con sole due sconfitte. Brunori è diventato un cecchino implacabile grazie all’intesa con Valente, e Luperini in nuovo ruolo che ha messo in luce le sue caratteristiche. Infine, De Rose e Dall’Oglio a lottare in mezzo al campo. Una magia che ha portato il Palermo dritto in serie B.
La nuova stagione
Nelle prime partite di questa stagione, anche senza Silvio Baldini in panchina, il Palermo ha continuato a giocare con il 4-2-3-1. Prima con Stefano Di Benedetto e successivamente anche con Eugenio Corini. Questo perché in rosa sono rimasti solo due centrocampisti, Broh e Damiani. La società, tuttavia, è al lavoro per rinforzare il reparto con nuovi innesti. Stulac è già arrivato, per Segre dovrebbe essere questione di giorni. In settimana il tecnico bresciano avrà la possibilità di lavorare con più alternative per portare la squadra verso i moduli da lui preferiti: il 433 o il 4312.
Ma il campo finora ha detto che il Palermo con il “vecchio” 4-2-3-1 riesce a rendere bene, soprattutto con i giocatori della Serie C. Anche a Bari è stato evidente come Damiani, Floriano, Valente e Brunori ormai sanno come trovarsi senza nemmeno guardarsi. Dall’altra parte, c’è una campagna acquisti che sembra indirizzata a plasmare una squadra su misura per Eugenio Corini. Manca una settimana piena di lavoro prima della sfida di sabato sera al Barbera contro l’Ascoli. Il campo dirà quale strada vuole prendere il Palermo.
A cura di Mario Ferrigno
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