L’ex allenatore, tra i tanti, di Frosinone e Palermo Roberto Stellone è intervenuto in un’intervista esclusiva ai microfoni di pianetaserieb.it per parlare della sfida tra le due compagini in programma il prossimo 17 settembre alle ore 14:00.
La gara, in scena allo stadio Benito Stirpe, vede affrontarsi due squadre dopo ben quattro anni dalla finale dei play-off che portò i padroni di casa alla promozione in Serie A: dall’altra parte per i rosanero quel periodo rappresentò una vera e propria fase di declino societario con conseguente esclusione dal campionato di Serie B nel 2019.
Le dichiarazioni di Stellone
“È la prima volta che i due club tornano a sfidarsi dopo quella finale – esordisce Stellone in veste di doppio ex –. Sarà una bella partita: il Frosinone cercherà i tre punti per riscattarsi dal passo falso commesso contro il Cittadella. I rosanero invece cercheranno continuità dopo il successo contro il Genoa. Sono due squadre importanti e forti pertanto seguirò la partita da spettatore neutrale. La mia carriera da giocatore – ricorda Stellone – è terminata a Frosinone e da quella città è iniziata quella da allenatore. Si tratta di una società sana nella quale sono cresciuto sotto diversi punti di vista, soprattutto come uomo, ma sono legato anche perché lì è nato mio figlio. A Palermo ho passato invece un anno e mezzo emozionante e pieno di soddisfazioni nonostante l’esonero dopo il pareggio interno contro il Padova e il fallimento della società. Adesso si ritrova nel calcio che conta anche se meriterebbe di stare in Serie A”.
“La finale? – aggiunge Stellone –. Per me è stata una grandissima delusione sportiva. Siamo riusciti a vincere 2-1 giocando poi un match di ritorno decisivo per la promozione in Serie A. È stata una sfida combattuta. Ricordo ancora le polemiche: senz’altro il momento che mi ha infastidito di più è stato il rigore asegnato e poi tolto dopo pochi minuti. Una cosa inconcepibile mai accaduta prima. Quella sera è stata piena di amarezza e quell’episodio avrebbe inciso molto sulle sorti della gara. Ormai sono passati tanti anni ed è cambiato tutto. Sabato si giocherà una partita dai tre punti, inutile andare oltre il valore concreto”.
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