E’ finito il tempo degli esperimenti e delle prove

Palermo – E’ finito il tempo degli esperimenti e delle prove

Sono passati due mesi dall’arrivo di Eugenio Corini a Palermo e più di un mese dall’arrivo di tutti i nuovi giocatori in rosanero. Diciamo che il tempo del rodaggio e delle conoscenze si sta esaurendo e che il ritiro di Manchester ha decisamente accelerato questo processo di identità e di amalgama che non si poteva pretendere da una squadra in gran parte nuova e costruita nell’ultima parte del mercato, causa le note vicissitudini (dimissioni Baldini e Castagnini) che hanno rallentato tutte le mosse del club.

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Corini, per sua stessa ammissione, ha fatto benissimo a rischiare, a voler provare giocatori nuovi rispetto magari a chi già conosceva da qualche giorno in più. Si è assunto la responsabilità di mandare in campo  elementi arrivati a fine mercato pur di vederli all’opera a discapito di altri che aveva allenato per qualche settimana in più. Correttissimo e assolutamente plausibile.

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Raccogliere i frutti…

Ora però il tempo delle prove sembra avviarsi alla fine ed il tecnico potrà ragionevolmente tirare alcune conclusioni su quali giocatori in questo momento sembrano più in forma o più funzionali al suo credo tattico.  Non è un fatto di preferenze per la vecchia o la nuova guardia, sono tutti giocatori del Palermo. E’ tempo di capire se il vecchio tizio è al momento più utile del nuovo caio; se una vecchia guardia è più adatta di un nuovo arrivato, almeno in questa fase del campionato.  Perché il campionato non aspetta e dopo l’entusiasmante esperienza di Manchester è arrivato il momento di raccoglierne i frutti. Lo chiede la proprietà, lo chiedono i tifosi.

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