Se ho voluto la bicicletta devo pedalare, però…
Se ho chiesto 6/7 rinforzi indispensabili non li posso tenere in panchina, questione di coerenza e di non smentire se stessi. Però a tutto c’è un limite e se i nuovi non garantiscono al momento il rendimento atteso allora guardo oltre e rispolvero qualcuno che può tornarmi utile. Ragionamento semplice e lineare. Però…
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Nel calcio ci sono equilibri da rispettare, in tutti i sensi. In campo, nello spogliatoio, nei rapporti con la dirigenza e la proprietà. Le società serie, come il Palermo, tracciano una strada, indicano un progetto e lo perseguono anche a costo di qualche sbandamento. Qualche sbandamento, non uscire continuamente di strada. Ora che il Palermo abbia preso qualche sbandata è sotto gli occhi di tutti. Non ti trovi in zona play out se hai avuto un cammino lineare. Dunque qualcosa non va: si parla di mini crisi e l’importante è che non venga tolta quella parolina mini che finora rende tutto più sopportabile. Però è evidente che si va verso un periodo di verifica, in cui sarà indispensabile cambiare rotta e rimettersi in carreggiata. Per non alimentare dubbi e perplessità.
Riflettendo sui nuovi e sulla vecchia guardia
Palermo – Corini ha chiesto alla società un robusto mercato di potenziamento e dunque è evidente che deve insistere sui nuovi arrivati non solo perché sono giocatori dal pedigree importante ma anche per non smentire se stesso e le sue richieste di mercato.
Però, dopo le sconfitte con Frosinone e Sudtirol (inaspettata) è il momento forse del coraggio e di fare scelte funzionali solo al risultato e meno al progetto a lungo termine.
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E pensando alla gara di Terni, la difesa si è praticamente fatta da se: con la condizione non ottimale di Mateju, Buttaro a destra, Sala a sinistra con il rientrante Bettella in coppia con uno fra Marconi e Nedelcearu (favorito). A centrocampo è forse il momento del coraggio: Damiani sembra più in palla di Stulac e il dinamismo di Broh potrebbe tornare utile magari in coppia con Segre, su fasce opposte, ovviamente. E in avanti, sempre confermando il 4-3-3, Valente al posto dell’infortunato Elia e Floriano provato inizialmente al posto di Di Mariano, sulla sinistra, cioè dove lo scorso anno contribuì in maniera determinante alla promozione in B. Se poi dovesse incappare in una giornata no, spazio a Di Mariano a gara in corso.
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La titolarità la si deve meritare durante gli allenamenti settimanali non per il curriculum o il costo del cartellino , inoltre consiglierei a mister Corini di far qualche cambiamento più radicale non tanto per quanto riguardo il modulo ma per la posizione degli interpreti in campo, elia per esempio lo metterei come terzino destro spostando buttaro come centrale e togliendo marconi dai titolari ,inserirei a centrocampo un’incontrista come broh al posto di uno tra saric e segre, metterei nel tridente uno tra valente e floriano accanto a di mariano e brunori dando il compito agli esterni offensivi di accentrarsi maggiormente per dialogare con la prima punta rosanero.
Pigliacelli,Elia Buttaro Nedelcenau Sala, Stulac Segre Broh,Di Mariano Brunori Valente.