Daniele De Rossi, nuovo allenatore della Spal, è intervenuto ai microfoni della sala stampa per presentarsi e commentare il suo arrivo a Ferrara. Ad accompagnare in conferenza l’ex centrocampista della Roma, ci hanno pensato il presidente Tacopina ed il direttore sportivo Fabio Lupo. De Rossi è stato chiamato dalla società biancazzura, dopo l’addio a Roberto Venturato. Adesso, il nuovo tecnico potrà finalmente mettersi in mostra, in seguito all’esperienza maturata nelle giovanili della Nazionale Italiana di Calcio. Di seguito le primissime parole di De Rossi in qualità di allenatore della Spal.
Le dichiarazioni di De Rossi
“Ho incontrato un’umanità incredibile qui a Ferrara. Ho 30 anni di carriera, ma comunque ho avuto un po’ di paura: entrare in uno spogliatoio nuovo fa sempre un certo effetto. Il presidente Tacopina mi parlava di lavorare come allenatore con lui quando giocavo, spero di ripagare questa fiducia. E’ come quando passi dalle elementari alle medie, cambi edificio, amici e speri che ti stiano simpatici. Mio padre fa questo lavoro da tutta la vita. So che fare l’allenatore è complicato, in corsa ancora di più, ma con le persone giuste non mi mette paura nulla”.
Inoltre, il presidente Tacopina ha voluto presentare il nuovo tecnico con le seguenti parole:
“In 13 anni di carriera non sono stato mai così contento di presentarvi un allenatore. E’ un amico per questo sono sicuro e convinto di questa scelta. L’ho sempre stimato, dai tempi di Roma, come calciatore e come uomo. Ho sempre detto che prima o poi sarebbe stato un allenatore di uno dei mie club. Possiede un’innata leadership e una fame di vittoria e arricchimento, il fatto che oggi sia qui con noi mi riempie di felicità ed orgoglio. Penso sia la persona giusta per dove vogliamo far arrivare la squadra, dobbiamo stare più in alto possibile e ne abbiamo le potenzialità”.
Infine, il direttore sportivo ex Palermo, Fabio Lupo, ha voluto commentare l’arrivo di De Rossi a Ferrara:
“L’arrivo di De Rossi significa anche che c’è stato un esonero, bisogna tenerne conto. Vuol dire che qualcosa non è andato e dobbiamo assumerci tutti le responsabilità. Dobbiamo mettere in condizione Daniele di lavorare bene. Lui è la persona giusta al momento giusto perché quando abbiamo parlato di calcio, ha mostrato competenza e insieme al suo entusiasmo è la miglior medicina per questa SPAL”.
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