L’Associazione Sportiva Cittadella nacque nel 1973 dalla fusione di due squadre cittadine, l’Unione Sportiva Cittadellese e l’Olimpia Cittadella. La Cittadellese, fu fondata nel 1920, mentre l’Olimpia, nel 1948. La fusione fu fatta per far fronte ai debiti che entrambe le compagini avevano accumulato nell’ultimo periodo e che mettevano a rischio la loro stessa sopravvivenza. L’accordo fu siglato il 21 giugno 1973 e inizialmente la convivenza fra i due ambienti non fu facile, a causa della natura dei due sodalizi. La Cittadellese infatti raccoglieva la maggior parte dei suoi tifosi tra le file di militanti e simpatizzanti comunisti, mentre l’Olimpia era invece di ispirazione cattolica: non per nulla era accesa la rivalità fra le due compagini.
Il mistero di Edoardo Pierozzi, perchè non dargli una chance?
Per tornare ai tempi più recenti nella stagione 2007/2008 ottiene la sua seconda promozione nella serie cadetta con in panchina Claudio Foscarini vincendo i play-off in maniera autoritaria ribaltando i risultati delle partite di andata a loro sfavorevoli. Al termine della stagione 2014/15 perdendo 2-0 contro il Perugia e dopo ben sette stagioni retrocede in lega Pro. Ma nella stagione successiva risale nella cadetteria con quattro giornate di anticipo stabilendo un record di 11 vittorie consecutive.
Il Palermo non “ride”, gli ex rosanero invece…
La società: il Cittadella
La società è di proprietà di Angelo Gabrielli industriale siderurgico che ha messo alla presidenza il figlio Andrea e dopo l’era Foscarini seguita da quella Venturato, c’è ora in panchina Edoardo Gorini ex difensore soprattutto del Varese dove ha collezionato ben 258 presenze. Il club granata occupa attualmente la 14a piazza con 10 punti frutto di 2 vittorie 4 pareggi e 3 sconfitte con 8 reti realizzate (ed è quanto dire visto che ne ha una in meno del Palermo) e dodici subite (tre in meno dei rosa che hanno il poco invidiabile record di seconda peggior difesa del torneo insieme con Pisa e Como) ed hanno realizzato appena due punti nelle ultime 4 partite (sempre meglio dei nostri che ne hanno realizzato appena uno).
Che dire, domenica 23 ottobre alle ore 16.15 al “Barbera” non si può e non si deve sbagliare ancora, c’è solo e soltanto un risultato: la vittoria.
Mancarla ancora una volta significa scivolare ancor di più nei bassifondi della classifica con la pericolosissima prospettiva di vedere le altre squadre allontanarsi relegando i rosa nella zona retrocessione dalla quale diventerà sempre più difficile risalire.
Quindi sempre Forza Palermo, buona partita a tutti e speriamo bene
Pino Abbate
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