Con un comunicato sui propri canali ufficiali la Lega B celebra i 122 anni del Palermo ricordando la fondazione dell’Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club, avvenuta l’1 novembre 1990 per opera di Ignazio Majo Pagano.
Il comunicato della Lega B
È un giovedì di metà autunno quello del 1° novembre del 1900, quando il giovane Ignazio Majo Pagano, erede di una famiglia dell’alta borghesia del capoluogo siciliano, dà vita all’Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club.
Il nome potrebbe non dire nulla a molti, ma quello fondato da Pagano è praticamente il “Nonno” dell’attuale Palermo Football club.
L’idea di creare una squadra di Football a Palermo arriva direttamente dalla nazione che il football lo ha inventato: l’Inghilterra. Negli ultimissimi anni del 1800, infatti, i marinai dei mercantili inglesi di stanza nel porto cittadino, trascorrevano il proprio tempo libero in città giocando a pallone.
Il nuovo gioco incuriosisce i palermitani che già dal 1897, con la complicità del console Joseph Isaac Spadafora Whitaker, che mette a disposizione i terreni di famiglia di Via Notarbartolo, iniziano a partecipare agli incontri dando vita a sfide accesissime.
In questo contesto, nel 1898, l’allora ventiduenne Majo Pagano si trasferisce a Londra con il fine di arricchirsi culturalmente. In realtà il vero scopo del giovane è studiare a fondo le regole del Football, di praticarlo e, una volta tornato in Italia, l’8 agosto del 1900, di farne un impegno fisso. Ad appena 84 giorni dal suo ritorno in Sicilia, in “combutta” con gli inglesi Olsen, Norman, Pen, dell’allenatore Blake, dell’arbitro Woodrow e dei giovani palermitani Anzon, Cafiero, Crescimanno, Macaluso, i fratelli Pojero, e la supervisione del conte Airoldi, nasce la prima squadra di calcio della storia a Palermo.
L’Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club ha colori sociali rosso e blu ma ben presto, perderà tanto l’indicazione “Anglo” quanto i colori. Il passaggio al rosanero sarà parte integrante della storia, dello stile e quindi della riconoscibilità del club.
La tradizione vuole che un lavaggio sbagliato abbia fatto scolorire le maglie facendole diventare rosa. Ma la realtà è un’altra e viene certificata da una lettera autografa inviata dal Conte Giuseppe Airoldi all’amico Giosuè Whitaker. Alcuni amici marinai – scrive Airoldi – mi hanno fatto osservare che i colori del Vostro Palermo sono sfruttati parecchio. Il Genova ha i Vostri, i nostri colori”. Airoldi spiega che i fondatori del Palermitan sono orientati a tramutare il rosso in rosa ed il blu in nero, “I colori del dolce e dell’amaro”.
Ed è così che il 27 febbraio 1907 il Palermo assume ufficialmente i nuovi colori sociali che terrà per sempre, fino ad oggi.
Il resto è un lungo, lunghissimo viaggio nella Storia calcistica italiana del XX e XXI Secolo, un viaggio che ha le sue tappe fondamentali nella nascita, il 24 gennaio 1932, dello Stadio La Favorita, l’attuale Renzo Barbera e, nel 12 giugno dello stesso anno, della prima promozione in Serie A.
Il club rosanero è la quinta squadra per apparizioni nel campionato cadetto, torneo che ha vinto cinque volte, secondo in graduatoria, a braccetto con l’Atalanta, ad un solo titolo dal Genoa che ne ha vinti sei.
Il Palermo ha nella sua bacheca anche una Coppa di Serie C e quattro titoli Nazionali giovanili: uno scudetto Primavera, uno Scudetto Beretti, una vittoria di Primavera 2 ed una Supercoppa di categoria. Ma non solo. Il Palermo è una delle poche squadre italiane ad aver giocato la finale di Coppa Italia mentre militava in Serie B.
La prima nel 1973-1974, quando, dopo aver eliminato nel girone di Semifinale la Juventus ed i freschi Campioni d’Italia della Lazio, sfida a Roma il Bologna di Vieri padre, Savoldi e Bulgarelli e cede il trofeo solo ai calci di rigore. Decisivi gli errori dal dischetto di Salvatore Vullo e del compianto Erminio Favalli.
La seconda nel 1978-1979, quando nella finale di Napoli arriva di nuovo ad un passo dal trionfo. Nel catino del San Paolo, ora Stadio Diego Armando Maradona, i rosanero di Veneranda affrontano la Juventus dei futuri Campioni del Mondo Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Causio e Tardelli.
Gioia e orgoglio rosanero quando nel 2006 il Palermo consegna all’Italia Campione del Mondo addirittura 4 giocatori: Simone Barone, Andrea Barzagli, Christian Zaccardo e ovviamente l’uomo che con il suo rigore ha regalato agli azzurri il trofeo, ovvero Fabio Grosso.
Se si sfogliano le pagine di storia del club si troveranno diversi altri grandi nomi. Nel 2020 i tifosi hanno eletto un 11 ideale composto da giocatori appartenenti all’Hall of Fame rosanero. In porta Sorrentino, in difesa Zaccardo, Barzagli e Grosso. A centrocampo l’attuale tecnico Corini, Ilicic, Pastore e Zauli. In attacco Dybala, Miccoli e Toni. Allenatore: Guidolin.
Buon Compleanno “Aquile”, Buon Compleanno Palermo Football Club.
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