Mirko Pigliacelli, portiere del Palermo, è intervenuto ai microfoni di Gialuncadimarzio.com per parlare del suo rapporto con i rosanero e con il capoluogo siciliano, a lui tanto caro specie per una delle sue tante passioni: la pesca.
Le dichiarazioni di Pigliacelli
“Ho obbligato Segre a venire con me a pescare per farmi compagnia. La pesca è la mia più grande passione. Quando ho un momento libero mi piace trascorrerlo in questo modo e godermi questo posto incredibile. Con la mia famiglia ci troviamo così bene qui che da luglio non siamo più tornati a casa. A volte mia moglie va ancora in spiaggia insieme a mio figlio di pochi mesi. Palermo ti dà un’adrenalina incredibile”.
“Quella su Oukhadda con la mano di richiamo è stata una bella parata – riferendosi all’intervento tra i pali nel match di sabato scorso contro il Modena –, ma la più difficile – anche se agli occhi non sembra – è stata quella sul tiro di Tremolada che sono riuscito a bloccare. È stata una partita incredibile, i tre punti sono fondamentali. Non so se è stata la migliore partita della mia carriera, mi piace pensare che questa debba ancora arrivare”.
Pigliacelli lascia spazio anche agli epidosi negativi vissuti con la squadra. Tra i tanti, la gara contro il Sudtirol: “Ho analizzato l’episodio, penso che la cosa più importante sia stata mantenere la concentrazione, tapparsi le orecchie e continuare ad allenarsi, dando il meglio in ogni situazione. Quel momento è stato difficile, ma fare il portiere non è per tutti. Dagli errori si cresce e si impara, ho superato il momento tranquillamente perché, dopo tante partite, so come gestire i momenti. Giocare in una piazza come Palermo non è per tutti. Quando ci sono state le critiche dopo quell’episodio, sentivo che era un momento importante. Solo con carattere, voglia di far bene e dimostrare quanto valgo sono riuscito ad andare avanti. Se non l’avessi fatto, sarei caduto in un vortice”.
“Perché a Palermo? Avevo grande voglia di tornare in Italia e quando è arrivata la chiamata del club e del City Football Group è stato bellissimo. Arrivare a Palermo nel pieno della mia maturità è la cosa migliore che potesse accadermi. Il viaggio verso Palermo è stato emozionante. Se dovessi scegliere una canzone per raccontare i primi mesi a Palermo sceglierei ancora Freed From Desire ogni volta che la sento allo stadio e ascolto i tifosi che la cantano è magnifico”.
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