Il vecchio Palermo, anche se non se sente più parlare, è sempre presente nelle aule del Tribunale. Infatti, nel 2019 il club rosanero fallì, dopo l’acquisizione da parte dei Tuttolomondo del Palermo di Maurizio Zamparini. Da allora il club siciliano dovette ripartire dalla Serie D con una nuova proprietà ed un nuovo stemma. Dal punto di vista giudiziario le accuse iniziali erano di falso in bilancio, false comunicazioni sociali agli organi di vigilanza.
In seguito alla morte di Zamparini, a presenziare le aule del Tribunale sono stati Anastasio Morosi, commercialista e Presidente del Collegio sindacale, Alessandra Bonometti, la segretaria di Zamparini, ed Enzo Caimi. Adesso, come riportato da LiveSicilia, dopo varie consultazioni è venuta fuori l’ipotesi di una possibile bancarotta fraudolenta. A testimoniare ciò sarebbero gli 11 milioni di euro in bilancio attivo contro un patrimonio netto in negativo di 36 milioni. La segretaria Bonometti, in tutto ciò, avrebbe avuto il ruolo di procuratrice speciale nella cessione del marchio Palermo prima a Mepal e poi ad Alyssa.
Un caso civile e penale che va avanti da più di tre anni e che cercherebbe ancora le risposte utili in merito. Seguiranno aggiornamenti.
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