Palermo – Filippi: «Matteo l’ho voluto io, ero sicuro che esplodesse»
L’ex tecnico non è sorpreso dal rendimento del bomber: “Ha qualità per giocare in qualsiasi categoria, ora è anche capitano e beniamino”.
Il retroscena di mercato. “Lo seguivo da tempo, poi gli parlai al telefono. Il club era su Cianci ma avallò la mia scelta”.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina che intervista l’ex tecnico rosanero Filippi che traccia un profilo di Brunori, che aveva definito il miglior attaccante della serie C. Grandi elogi per il bomber rosanero che secondo Filippi, a prescindere dal gol, è un giocatore di grandi qualità. Racconta come Brunori è arrivato a Palermo e come i meriti siano in gran parte i suoi: ammette di averlo voluto lui e di averlo difeso a denti stretti.
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Prima della gara con il Catanzaro aveva dichiarato che Brunori era il migliore attaccante della categoria poi il giorno dopo il giocatore ha sbagliato il rigore ma ha avuto dalla sua la società fin dal primo minuto. Stesso discorso per Soleri per cui è stato preso per pazzo. Brunori lo seguiva da quando era all’Arezzo e lo aveva incrociato da avversario. Racconta di una telefonata dal ritiro di San Gregorio Magno: Brunori gli disse che era stanco di giocare in stati vuoti, che veniva da due anni con Entella e Juve Under 23 ma sentiva adesso il bisogno di maggiore calore, di voler sentire la gente vicino e Palermo in tal senso gli ha fatto bene.
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Racconta di come il presidente Mirri era disposto a investire un milione su Cianci e che scegliendo Brunori sarebbe stato il tecnico stesso ad assumersi le sue responsabilità. Castagnini avallò la sua scelta; ma le responsabilità Filippi se l’è presa anche per altri elementi, per Dall’Oglio, per Giron, per Buttaro che sono andati a vedere nelle finali primavera senza prendersi un giorno di vacanza.
Tutti chiedono rinforzi ma il mercato è bloccato
Su Broh invece dà la sua versione, parla di castigo cioè che aveva detto che lo avrebbe reinserito ma doveva soltanto cambiare atteggiamento. Infatti lo faceva giocare pure nelle amichevoli e non lo aveva messo fuori rosa: invece la società lo ha mandato al Sudtirol. Parole di elogio per il direttore Gardini che ha avuto a Treviso e per Rinaldo che è riuscito a creare un settore giovanile dove all’inizio non c’erano nemmeno le porticine per allenarsi.
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