Il centrocampista del Venezia Luca Fiordilino è intervenuto in un’intervista esclusiva ai microfoni di TrivenetoGoal.it per parlare del prossimo match contro il Palermo, valevole per la quattordicesima giornata di Serie B. Il classe ’96 non ha potuto trattenere l’emozione nel tornare proprio nella sua città natale da avversario.
Le dichiarazioni di Fiordilino
“Tornare al Barbera sarà un’emozione. Sono cresciuto lì. Mi ha dato tanto come squadra, sia per il settore giovanile che per la prima squadra. Per quanto riguarda i miei compagni, stiamo lavorando tanto. Con la sosta abbiamo ricaricato le pile e stiamo lavorando al massimo. Stiamo lavorando tanto a livello fisico. Poi anche sul campo stiamo cercando di lavorare sull’attacco allo spazio. Vanoli vuole che giochiamo palla a terra. Carichiamo di più anche in palestra, stiamo lavorando proprio tanto. Penso che secondo il mister dobbiamo fare ancora di più perché quello che abbiamo fatto non basta”.
“Sicuramente dobbiamo migliorare nel capire i momenti della partita. Facciamo i primi tempi di qualità, correndo molto, dobbiamo capire quando tenere la palla e andare forte nei secondi tempi. Non possiamo correre e andare forte per 90′. Dobbiamo iniziare da questa partita, anche perché poi inizia a farsi dura. Dobbiamo fare punti e pensare partita per partita. Il morale non è altissimo, è normale sia così perché siamo in basso. C’è voglia di salvarsi, dobbiamo iniziare a puntare alla salvezza, ma di sicuro il morale non è alto. C’è però la voglia di andare avanti, lavorare sui concetti del mister e iniziare a fare punti. A essere sincero nei primi tempi non abbiamo fatto male”.
“Con la Reggina abbiamo fatto una grande partita. Dobbiamo migliorare nei momenti della partita. Dobbiamo capire quando andare avanti e quando palleggiare. Ci vuole personalità, la voglia di far male. Sia con Dionisi, che voleva giocassimo molto la palla, che con Zanetti, pensavo che il ruolo di play fosse il mio ruolo. Volevo continuare a giocare lì, ma Zanetti aveva un’altra visione del play. Voleva far giocare Vacca lì. Lui è un gran giocatore, ma Zanetti mi spingeva per giocare più avanzato e fare gol. Arrivavo pure a far gol e il mister ha avuto ragione. L’ho ringraziato molto, però non so dire se preferisco il ruolo di play o di centrale. Mi trovo bene un po’ ovunque”.
“Sappiamo tutti cos’è Palermo. Hanno fatto una grande stagione, sono stati veramente bravi. Ci sarà una grande atmosfera, sarà bello, anche per me, perché rivivrò quello che ho vissuto da bambino. Pensare che ero raccattapalle… Non ho sentito ancora Di Mariano. Due o tre settimane fa. Con lui abbiamo un legame particolare, anche con Accardi. Ogni tanto li sento e lo faccio sempre molto volentieri. Se segno non esulto. Se sono qui è soprattutto grazie al Palermo. Non è giusto. Ho passato talmente tanto tempo lì… Ho fatto dieci anni da capitano delle giovanili, poi due anni lì. Non me la sento di esultare. Se sono un professionista è proprio grazie al Palermo”.
“Il Palermo è una grande squadra, ha avuto qualche problema perché il salto dalla C alla B si fa sentire. Dobbiamo stare attenti e lottare su ogni palla, perché sarà dura. Noi vogliamo fare punti, ma anche loro”.
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