GdS – Palermo, ancora una partita di lotta e sofferenza -

Palermo, con la Spal è un nuovo bivio

Il mini tour de force si chiude con un altro scontro diretto per la salvezza, anche stavolta è vietato sbagliare.

Terzo spareggio in sette giorni, di fronte c’è una squadra che non vince da ottobre. Corini dovrebbe tornare al 4-3-3 e non ci saranno rivoluzioni, ballottaggio Marconi Bettella.

Esame tosto per i rosa. Ancora una partita di lotta e sofferenza, per fare punti servono cuore ed attenzione.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Carlo Brandaleone sottolinea come l’umore dei tifosi rosanero non è al massimo però se si scambiassero i risultati cioè pareggio col Benevento e vittoria con il Como probabilmente l’umore dei fan sarebbe diverso. Questo per dire come nel calcio contano i risultati perché un pareggio esterno è visto bene mentre in casa no. In ogni caso bisognerà abituarsi a questo ritmo, un passo avanti e un passo indietro perché la continuità è un obiettivo difficile da raggiungere in un campionato così equilibrato e dove ogni partita non è per niente scontata.

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Il Palermo ha lasciato tanti punti per strada contro formazioni sulla carta deboli e in parte questo è spiegato da un fatto ben preciso: i rosanero esprimono il meglio quando possono agire in contropiede. Quando non sono obbligati a fare la partita. Dunque un bene che oggi la Spal abbia necessità di un successo che manca da ottobre, una situazione assolutamente imprevedibile per Tacopina che a inizio stagione parlava di play-off.

L’esperimento con due punte non è andato bene anche perché Vido è sembrato impacciato. Dunque oggi prevedibile il ritorno al 4-3-3, modulo che non ha mai dato grande spettacolo ma che la squadra conosce bene. E nemmeno gli interpreti dovrebbero cambiare più di tanto perché tornando al 4-3-3 Valente recupera il suo posto a destra e siccome Gomes è apparso stanco probabile l’impiego di Stulac sebbene il giocatore nei minuti in cui ha giocato non ha fatto tanto per meritarsi la conferma.

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Così come Saric che ha giocato di più. Probabilmente Damiani è da preferire sul piano del palleggio e Broh ha più corsa: a meno di clamorose sorprese dunque sarà un Palermo che ricalcherà quello che ha vinto a Benevento. Di fronte una squadra che dopo una serie di sconfitta e prestazioni modeste anche giovedì a Perugia non ha incantato ed è stata salvata dall’errore dal dischetto dei padroni di casa. Sarà un’altra partita di lotta e sofferenze probabilmente non spettacolare dal punto di vista del gioco ma di cuore, dove grande attenzione dovrà esserci in difesa e lucidità nel ripartenze. Sono queste le armi con cui il Palermo ha costruito la sua classifica verso la salvezza.

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