In occasione delle festività natalizie il Palermo regalerà un sorriso ai detenuti del carcere Malaspina portando loro dei doni. Lo ha testimoniato il club rosanero attraverso un comunicato ufficiale e un video sul profilo Instagram che riprende Sala, Bettella, Damiani e Soleri insieme ai minori del penitenziario siciliano passare del tempo tirando calci ad un pallone.
Il comunicato del club
Il primo step di un percorso di supporto al reinserimento sociale, in collaborazione con il progetto “Spazio Acrobazie”
Un dono a chi passerà il Natale lontano dagli affetti e l’abbraccio dei giocatori rosanero a chi, anche grazie allo sport, attraversa un percorso per mettere da parte le scelte sbagliate e reinserirsi da persone libere e nuove nella comunità sociale. È questo lo spirito che ha portato nei giorni scorsi i giocatori del Palermo Davide Bettella, Samuele Damiani, Marco Sala ed Edoardo Soleri (in rappresentanza di tutta la squadra) tra le mura dell’Istituto Penale Minorile Malaspina di Palermo. Ad accompagnarli, la direttrice Clara Pangaro, insieme a Elisa Fulco e Antonio Leone, responsabili del progetto “Spazio Acrobazie. Laboratorio produttivo e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica”, i cui laboratori sono già attivi nel carcere Malaspina e nei quali si inserisce la collaborazione con il Palermo FC.
Il progetto, promosso da Fondazione Sicilia e Fondazione CON IL SUD, destinato ai detenuti con pena definitiva della Casa di Reclusione Calogero Bona – Ucciardone, ai minori e detenuti in esecuzione penale esterna, utilizza l’arte contemporanea come occasione di formazione, di riqualificazione degli spazi detentivi e come formula produttiva in grado di migliorare l’immagine e il posizionamento di quanto prodotto dal sistema carcerario.
Si tratta solo della prima fase di un percorso condiviso che accompagnerà l’intera stagione sportiva. La visita, con la consegna di doni rosanero per i ragazzi del Malaspina, ha infatti permesso un primo incontro tra i giovani detenuti e i giocatori, che insieme hanno condiviso sorrisi e palleggi nel campo di calcio dell’Istituto. Gli step successivi porteranno i ragazzi a realizzare, durante un ciclo di workshop con il duo artistico Genuardi/Ruta, un pallone da calcio co-progettato, parte di un più ampio progetto di rigenerazione dell’area di gioco e delle sale ricreative del carcere Malaspina, dove si condivideranno motivi grafici e forme geometriche, insieme a un richiamo ai colori rosanero.
Nei mesi a venire, il club ospiterà una delegazione di giovani detenuti accompagnati dal personale dell’Istituto allo stadio Renzo Barbera per assistere a una delle prossime partite casalinghe del Palermo; e in un’altra occasione, la delegazione dell’Istituto visiterà il Palermo Museum e inconterà alcuni tesserati della squadra.
Fin dalla sua rinascita, il Palermo FC ha coltivato un forte legame con il proprio territorio attraverso lo sviluppo di una componente identitaria legata alla città e ai suoi abitanti. Una prospettiva che include ma arricchisce e supera il normale rapporto tra una squadra di calcio e i suoi tifosi, e acquisisce il respiro più ampio della connessione tra un’istituzione locale e i suoi cittadini.
In quest’ottica inclusiva di responsabilità sociale, il Palermo porta avanti da oltre tre anni un impegno trasversale e multidisciplinare, in particolare a vantaggio delle persone più deboli o in condizioni socio-economiche difficili, sfruttando la grande attrattività dello sport per sensibilizzare tifosi ed appassionati su questioni di rilevanza comunitaria, come strumento di emancipazione, lotta a ogni tipo di discriminazione e veicolo di valori positivi.
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