Il 2022 è stato un anno pieno di gioie per il Palermo grazie al ritorno in Serie B, tre anni dopo il fallimento, e grazie anche all’arrivo del City Group. C’è però un protagonista assoluto nell’annata sportiva dei rosanero, ed è sicuramente Matteo Brunori. L’italo brasiliano ha sicuramente lasciato un segno indelebile non solo nella singola stagione ma anche nella storia del Palermo.
Da sconosciuto a capitano: la scalata di Brunori
La storia tra il Palermo e Brunori è iniziata un po’ come i tanti campioni passati dal Barbera: uno sconosciuto che poi diventa idolo. A lui era stato dato l’arduo compito di raccogliere una eredità pesante, quella di Lorenzo Lucca, passato al Pisa dopo la grande stagione in C con i rosa. Come molti dei campioni passati anche anche Brunori era arrivato tra lo scetticismo generale: “Ma chi è questo?”, “Ha fatto pochi gol in carriera”. Queste erano alcune delle frasi che riecheggiavano al momento del suo approdo. Eppure la provenienza avrebbe dovuto dare degli indizi. Castagnini e Sagramola infatti decidono di prenderlo, inizialmente in prestito, dalla Juventus U23.
L’inizio con Filippi in panchina è sulla soglia della sufficienza. Brunori segna, ma non tanto e il rendimento del Palermo è altalenante come il suo. Poi durante i giorni di Natale del 2021, la svolta: Filippi viene esonerato e al suo posto ritorna Silvio Baldini. Con il cambio in panchina cambia anche la storia del numero 9. Il girone di ritorno lo vede assoluto protagonista. Brunori segna gol su gol trascinando il Palermo fino ai playoff. Oltre alla soddisfazione di trascinare la squadra, l’attaccante rosanero è riuscito nell’impresa di recuperare nella classifica marcatori, Luca Moro che con il Catania è stato capocannoniere fino all’esclusione degli etnei dal campionato. Chiuderà la stagione 21/22 con 25 gol, nella regular season, e 4 nei playoff, che varranno la promozione in B.
Il ritorno definitivo a Palermo
La gioia del ritorno in B ha fatto si che Brunori entrasse nel cuore dei tifosi. Tuttavia il calcio è fatto anche di contratti e in estate l’attaccante, visto la scadenza del prestito, era stato costretto a far ritorno in bianconero. Nel frattempo dalle parti di Viale del Fante era arrivata una nuova società, con l’obiettivo di riportarlo a casa. Le contrattazioni sono state facilitate dalla volontà del centravanti, che nel frattempo era stato cercato da altre squadre. Lui però aveva già scelto, troppo forte il legame per non ritornare e risentire il Barbera gridare il suo nome.
Così, dopo un campionato strepitoso in C è l’ora di mettersi in gioco in cadetteria. L’impatto fin qui è più che positivo: in mezzo ai tanti momenti altalenanti del Palermo, lui è la sola certezza, quello che salva la baracca nei momenti più complicati. Tanti i gol importanti, ma con dietro qualche momento più difficile come i due rigori consecutivi sbagliati contro Cosenza e Venezia. Brunori però ad oggi si sta dimostrando fondamentale e decisivo anche in Serie B. La classifica marcatori lo vede secondo con 9 gol dietro solo a Cheddira del Bari.
Il 2022 si è concluso per Brunori con lo stage a Coverciano. La chiamata di Mancini è il premio per una stagione che lo ha visto aggiudicarsi il titolo di miglior marcatore italiano del 2022. Il 2023 è ancora tutto da scoprire ma l’unica certezza per il Palermo sembra essere lui. Occhio però, le buone prestazioni potrebbero porre su di lui i riflettori della Serie A.
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