Palermo, stop al mercato!
Sono sempre 3-4 settimane particolari, strane. 3-4 partite che per i tifosi quasi passano in sordina, ma non per i protagonisti che sembrano gli unici concentrati, almeno più degli spettatori.
Un indizio non è una prova però…
Sono comunque 3-4 settimane che disturbano. Succede da anni ma non si sono mai presi provvedimenti: il mercato di riparazione con i campionati in corso è un elemento altamente distraente e non sempre i giocatori in odor di cessione danno il meglio di loro. Così come quelli che ambiscono a salire do categoria o che sono più o meno scontenti nei loro club.
Si assiste spesso a giocatori non convocati, inutilizzati o lasciati in panchina. Insomma qualche partita sembra decisamente influenzata dal mercato in corso.
Calciomercato Palermo, tre colpi vicini: le ultime
Sappiamo che gennaio (così come l’estate) è il mese dei sogni: ogni tifoso spera nel nome, nel colpaccio, nell’arrivo altisonante. E’ il periodo dei desideri e delle speranze: ma tutto questo distrae. Sembra come se il calcio giocato passasse in secondo piano. E’ tale l’interesse per il mercato che quasi quasi la partita resta sullo sfondo, conta meno, è quasi dimenticata. Per tutta la settimana si parla di questo o di quel possibile arrivo. Che tizio è vicinissimo mentre caio si allontana. E la gente in questo periodo a volte non sa nemmeno con chi sarà la prossima partita.
Palermo, sempre più vicino Tutino. Quel modulo e Matteo Brunori…
E poi arriva, quasi come un disturbo, la gara di turno. Che molti guardano con la testa confusa da rumors, voci e indiscrezioni. E non va bene perché oggi il campionato riprende e per esempio il Palermo ha una trasferta delicata a Perugia. Delicata perché c’è necessità di dare continuità alle ultime prestazioni e agli ultimi risultati ottenuti in campo esterno. Delicata perché di fronte non c’è la capolista ma la penultima della classe ed un’eventuale brutta figura avrebbe un eco maggiore.
Verre, Martella, Molina, Tutino, Seck… e va bene così
Palermo e il mercato – Si è vero, la squadra di Castori è in ripresa perché viene da due successi consecutivi. Ma due rondini non fanno primavera ed i numeri precedenti degli umbri dicono che è partita alla portata dei rosanero se mettono la stessa voglia, la stessa attenzione, umiltà e compattezza viste con Benevento, Spal e Brescia, solo per citare le ultime tre trasferte. E soprattutto se tutti liberano la mente da pensieri legati in qualche modo al mercato. Magari evitando di pensare che se arriva tizio o caio si rischia il posto. Una squadra è un gruppo dove prima viene il bene collettivo. Dunque stop al mercato e testa al Perugia che non sarà una passeggiatina primaverile.
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