Gennaro Tutino, nuovo attaccante del Palermo, è intervenuto ai microfoni della sala stampa del Barbera per presentarsi, dopo il suo arrivo nel capoluogo siciliano. Il calciatore campano si è trasferito in prestito nel club rosanero dal Parma: la formula prevede un diritto di opzione a favore dei siciliani e un obbligo di riscatto condizionato. Tutino, inoltre, ha già collezionato 16 minuti in campionato contro il Bari: infatti, entrato al 74′ della sfida contro il Bari, è riuscito, assieme ai proprio compagni, a conquistare una vittoria molto importate per la squadra di Corini. Di seguito le sue prime parole da giocatore del Palermo.
Le dichiarazioni di Tutino
Sull’obiettivo del Palermo: “Rispetto agli altri campionati, la classifica è diversa e molto corta, per questo occorre fare valutazioni, ma è difficile. Il nostro obiettivo è di consolidare la classifica e salvarci, poi ad aprile e maggio tireremo una linea“.
Sull’esperienza al Napoli: “Allenarsi con campioni come Higuain ed Hamsik è incredibile per un giovane. Arrivare al loro livello è un sogno, sono degli esempi per tutti. È normale che oggi io sia a Palermo in una grande società e piazza, e spero di potere fare come loro, giocare in Serie A con il Palermo“.
Sul proprio futuro: “Il mio obiettivo è di fare il più possibile, voglio restare qui anche il prossimo anno. È importante avere la fiducia del mister e del direttore rinaudo. So che ho un’opportunità importante e non voglio sbagliare, il Palermo ha una storia incredibile e sono orgoglioso di avere questa opportunità. Vorrei riuscire a fare come a Salerno, io voglio mettermi a disposizione del mister e della squadra le mie caratteristiche“.
Sulla città di Palermo e sul tifo rosanero: “Caratterialmente mi piace questo calore, c’è molto entusiasmo. Non ero mai stato in città e mi sono sentito subito a casa. C’è molta somiglianza con Napoli e sono stato accolto benissimo. Voglio ripagare sul campo e poi sono tre giorni che mangio a Palermo e ancora non ho pagato (ride ndr) vorrei tanto ripagare con le mie prestazioni“.
Sull’attuale forma: “Non sono più un ragazzo, ho 26 anni e mi sento con un po’ di esperienza, ma si può sempre imparare e migliorare. Devo ancora migliorare e posso farlo soprattutto sulla costanza e continuità negli allenamenti e stare bene“.
Sul fattore gol: “Vorrei fare una mano con gol ed assist, ma quando hai Matteo, ne vanno dei risultati e dei punti“.
Su Corini: “Ci ho parlato e non mi ha detto dove vuole che io giochi, ma mi ha parlato molto dell’aspetto umano ed era ciò che mi serviva. Non parlo di fiducia solamente, ringrazio mister e direttore in campo in qualsiasi posizione, l’importante è che io abbia voglia di tornare perché voglio e posso fare la differenza in questa categoria“.
Sull’attacco rosanero: “A Cosenza giocavo con Okereke che, come Brunori, si muoveva molto. Matteo si adatta tantissimo con altri giocatori così come Di Mariano, Soleri e Vido. Lui segna, io negli ultimi anni con Maniero e Djuric mi sono trovato bene, ma ho visto come si muove Matteo e credo che sia un attaccante con il quale possiamo trovarci bene. Più siamo di qualità meglio é per il mister, anche per la partita. Non c’è solo Tutino, siamo molti e possiamo giocare tutti, deciderà il tecnico. Io voglio giocare e fare bene, ma è normale che devo ancora dimostrare molto in campo“.
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