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Il caffè del lunedì: Rosa o nero?

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Il caffè del lunedì: Rosa o nero?

 

Buon lunedì a tutti (da Roma)

Sembra passata una vita dalla partita d’andata giocata al “Granillo” tra la Reggina ed il Palermo; era il 3 settembre dello scorso anno e la formazione rosanero arrancava sotto i colpi di un’arrembante squadra “granata”. Il Palermo visto ieri invece è apparsa una squadra che ha saputo crescere, evolversi, adattarsi alle linee guida del suo allenatore ma soprattutto ha saputo compattarsi imparando a  giocare le partite a cuore aperto , conquistando centimetro dopo centimetro. Il Caffè di questo lunedì è rosa “Cuore, Grinta e Coraggio”

Cosa ci lascia la partita di domenica:

E’ stata una partita dai due volti. Un primo tempo di studio, di attenzione , di cura maniacale di spazi e dettagli da parte di entrambe le squadre ( diciamo anche vista a tratti a causa dei problemi di un noto gestore telefonico che ci ha fatto temere il peggio per molto tempo). Poi, per magia, abbiamo assistito ad un secondo tempo scoppiettante ed entusiasmante. Questa partita la vince il Palermo semplicemente perché ci ha creduto fino all’ultimo secondo di recupero. I rosanero portano a casa l’ennesima vittoria ( la terza di fila) che li lancia a pieno titolo nella lotta per la promozione nella massima serie.

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Il migliore in campo:

Grande prova di carattere, di corsa, di testa e di cuore da parte di tutta la compagine palermitana. Questa settimana caffè offerto con grande piacere al capitano ( tanto per cambiare) Matteo luigi Brunori e per Edoardo Soleri. I bomber di questa pazza e combattiva domenica si meritano a pari merito il titolo di MVP.

Il peggiore in campo:

Ci dispiace, ma Gennaro Tutino quel rigore a fine partita avrebbe dovuto calciarlo in tutt’altro modo. Eppure l’attaccante campano era entrato bene in partita, confermando le ottime impressioni dell’esordio marchigiano di una settimana fa. Non abbiamo capito cosa volesse fare dal dischetto, ma il risultato è pessimo e peggio ancora alimenta le speranze di rimonta della Reggina. I rigori si possono sbagliare in vari modi, ma non cosi. Questa settimana paghi tu caro Gennaro, ti aspettiamo al bar.

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Il focus sul tecnico:

Vince lui. Prevale Corini. Vince il Genio. Ad inizio partita una prima inquadratura lo cattura in posizione “ maschera di cera” totalmente immerso nei suoi pensieri , nei suoi programmi. Le azzecca tutte, mantiene la calma e raramente si scompone. E’ merito suo se il Palermo e i palermitani possono sognare in grande.

I nostri avversari,la Reggina:

Per la formazione di mister “Pippo” Inzaghi questa trasferta siciliana è stata un incubo. La Reggina è sembrata una squadra in “stallo” e quasi sicuramente per merito del Palermo. Cinque mesi dopo la partita d’andata la situazione appare rovesciata e crediamo che mister Inzaghi debba porsi le domande opportune. I cinque punti di distacco tra i granata e i rosanero non si sono proprio visti sul campo. La “partita” per le zone “paradisiache” di questa serie cadetta è apertissima come non mai.

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I tifosi rosanero:

Il popolo rosanero torna a riempire gli spalti del “Barbera” e le emozioni sono palpabili anche solo attraverso lo schermo di una tv. Non serve aggiungere altro perché i veri brividi si fa sempre fatica a raccontarli. Morale della favola: quando il Palermo viene spinto dal calore e dalla passione dei suoi tifosi non c’è storia.

Per concludere:

Non perdiamo tempo a ripetere i punti , le distanze e le possibilità di questa squadra dopo la vittoria di ieri. Badiamo al sodo e allora testa alla partita di venerdì sera ore 20:30 a “Marassi” con il Genoa. Crediamo che bastino queste poche parole per archiviare la vittoria di ieri e preparare con il giusto spirito la prossima partita.Vorremmo che il Team rosanero non dimenticasse per strada la grinta, il coraggio , la passione e l’unità che ormai la caratterizzano e che soprattutto tenesse a mente la regola del “centimetro alla volta” a noi tanto cara. Proprio adesso che il Palermo inizia a fare “paura” bisogna trovare la forza di piantare per bene i piedi per terra. Sognare è lecito e indispensabile se si vuole crescere, ma l’imperativo è umiltà.

Buona settimana a tutti                                                                                                  (Gaetano Armao)

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