Corini fa da parafulmine ed il Palermo vola
Una giornata interminabile e fredda, ai limiti del gelo. Fulmini e tuoni sullo sfondo e sulla testa, con un cielo uggioso e piovoso in grado di rendere triste anche la più ottimista delle persone. Passeggiare con un clima del genere, per chi è abituato a vivere e respirare la solare Palermo, non è mai un granché. Ma se durante il tragitto a coprirti e a fare da parafulmine c’è Corini, allora forse, arrivare a destinazione sarà più soddisfacente.
Attenzione però, perché il percorso è impervio: ci sono salite, curve e pozzanghere in cui si può sprofondare e uscirne zuppi e sconfortati. Ma quanto è bello poi trovare vedere all’orizzonte una discesa? Forse il racconto è troppo romanzesco, ma la prima parte di stagione del Palermo è stata esattamente questa: una squadra nata in fretta e prematuramente con grossi problemi di personalità e gioco. Il tempo ti dà modo di crescere. Come? Sbagliando, commettendo errori anche grossolani, cadendo e tornando sulla giusta via per poi rimanerci. Dal 27 novembre i rosa non hanno più bisogno di un appiglio per reggersi in piedi.
Corini ed il Palermo: una sofferenza poi diventata cura
Inizialmente e fino a poco prima della sosta natalizia, vedere la formazione siciliana in difficoltà una partita sì e l’altra pure, ha fatto giustamente spazientire i tifosi: si cercava un colpevole. Primo e probabilmente unico indiziato? Eugenio Corini. Il mister arrivato la scorsa estate ha messo a dura prova i nervi ed i sentimenti dei supporters rosanero: amarlo per il passato glorioso oppure odiarlo per il presente disastroso? Perché si rispondesse a questo dilemma si è dovuta aspettare la gara contro il Venezia.
Da quella partita e dunque per quasi tre mesi il Palermo non ha più perso, iniziando a fraseggiare sul campo ed a macinare punti. Probabilmente nessuno si sarebbe aspettato un risvolto del genere; ma il Genio ha sempre resistito con le sue forze, la professionalità e l’appoggio del City Group. Ha fatto da parafulmine sostenendo anche nei momenti peggiori i suoi uomini, allontanando da loro tutte le voci. Sin qui sta avendo ragione.
Questo non vuole essere un articolo adulatorio o pro Corini, ma soltanto un racconto di ciò che è avvenuto. Le sconfitte ed i momenti no ci sono state e ci saranno…ma ora è giusto godersi chi ti ha fatto ricredere a suon di prestazioni e punti.
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