L’inverno è arrivato, ma i cuori dei tifosi del Palermo hanno saputo solo riscaldarsi di fronte alle prestazioni dei rosanero e alla faraonica e mirata campagna acquisti della sessione di gennaio. Assieme ai nomi più altisonanti come Tutino e Verre, il ds Rinaudo ha sondato scommesse ancora da valutare e da scoprire come Orihuela e Aurelio, ma anche e soprattutto Simon Graves. Il centrale danese, dopo aver iniziato la carriera al Randers, è sbarcato in Italia per una cifra tutt’altro che irrisoria (1 milione e mezzo di euro) e con molti punti interrogativi puntati sulla sua bionda chioma.
La partita contro la Reggina è stata il suo esordio in maglia rosanero, dove ha contribuito con una solida prova difensiva a confezionare tre punti importantissimi per la classifica della compagine palermitana. Un debutto convincente, che ha dato il definitivo via alle ipotesi sull’utilizzo del roccioso stopper danese.
Una carta in più nel mazzo di Corini: ecco come sarà utilizzato Graves
È sicuramente un ottimo periodo di forma per il Palermo che non può più nascondersi: dopo le nove partite da imbattuto e la faraonica campagna acquisti, tutto fa pensare che i rosanero possano essere una papabile contender per un posto valido per la qualificazione ai play-off di Serie B. Un risultato che sarebbe eccezionale per lo status da neopromossa, ma verrebbe giustificato dall’importanza della piazza palermitana e dall’eccellente organico che ha a disposizione Eugenio Corini. Dopo le prime settimane di rodaggio, sembrerebbe che la compagine rosanero abbia decisamente trovato una quadra nel passaggio tra gli “eroi” della promozione e i nuovi arrivi dell’estate. Il piano tattico è chiaro: il tecnico lombardo non nasconde il suo preferire il 3-5-2 e, in caso, cambiare in corsa modulo e/o piano di gioco in base alla situazione di punteggio della partita.
Un grande esempio l’abbiamo visto nell’ultima sfida contro la Reggina di questa domenica: se il 3-5-2 è stato il modulo iniziale, dopo la rete di Soleri il Palermo ha optato per un atteggiamento meno rischioso, passando ad un 5-3-2 molto difensivo che vedeva sostituito l’esterno più offensivo Valente per un difensore centrale, Graves. Il danese si è posizionato come braccetto di destra della nuova difesa a tre assieme a Marconi e Nedelcearu, mentre Mateju è stato spostato a laterale di difesa destro, garantendo maggior sicurezza in fase difensiva sull’out di destra. Un lavoro che il ceco può fare, in quanto è posizionabile anche in quella zona di campo. Per l’out di sinistra ci ha pensato Sala, ma non è escluso che una posizione del genere non la possa coprire anche il nuovo acquisto Masciangelo.
Palermo, ecco Graves: quanto sarà utilizzato da Corini?
Ma Graves sarà utilizzato solo a gara in corso? Per le prossime gare, è probabile che il danese si segga più volte in panchina, prima di prendere confidenza con un calcio decisamente più tattico e difensivo come quello italiano. Ma in ottica futura non è escluso che possa riuscire a scalfire il posto come braccetto di destra a Mateju anche dal primo minuto, magari favorendo un assetto più difensivo della gara per il tecnico Corini, che può schierare il numero 37 anche come esterno destro al posto di Valente per garantire maggior stabilita difensiva. Sicuramente, il nuovo numero 2 del Palermo ha iniziato più che bene la sua avventura in rosanero, effettuando diversi interventi importanti a difesa del risultato con calma olimpica. E si sa, chi ben comincia è a metà dell’opera…
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