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Palermo, storia (e numeri) di una stagione sottotono

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Il “professore” Eugenio Corini dovrà ricorrere a delle lezioni di ripetizione. Oggi il Palermo non appare del tutto convincente in Serie B, nonostante già solo per il blasone sembrasse una delle squadre più indicate per la promozione diretta. Vincere il campionato cadetto rasenta quasi l’utopia, specie di fronte a un Frosinone che – ironia della sorte – è allenato da un ex illustre come Fabio Grosso e si trova da diverse settimane al primo posto. Ai rosanero non rimane che la via dei playoff, ma gli ostacoli non sono pochi: Parma e Cagliari, in primis, appaiono molto agguerrite per l’obiettivo comune.

Il Palermo vanta un rendimento abbastanza altalenante e le statistiche sono tutt’altro che esaltanti. Il prosieguo della stagione rimane costellato di dubbi, in quanto se la zona playoff è vicina, le posizioni della classifica che valgono la retrocessione non sono poi così distanti. Al termine del girone d’andata i rosanero avevano registrato 6 vittorie, altrettanti pareggi e 7 sconfitte, con una media precisa di un gol a partita, mentre le reti incassate ammontavano a 22. A gennaio i risultati sono stati soddisfacenti, ma nel corso dell’annata Corini ha già sfiorato il rischio dell’esonero. Dopo il ko interno col Venezia, datato 27 novembre, i rosanero si sono riattivati come in un rigurgito d’orgoglio.

Al momento la squadra sembrerebbe aver trovato una certa continuità, ma comunque il tasso tecnico del Palermo dovrebbe imporre il conseguimento di ben altri risultati. Rispetto a Bari o Genoa la formazione di Corini ha ben poco da invidiare sotto quel punto di vista. Rimane il fatto che il Palermo è tornato in Serie B dopo 3 anni di assenza e che alcuni momenti di flessioni dovrebbero essere fisiologici. Non per i tifosi, che pretendono da subito soddisfazioni importanti, anche in virtù della campagna acquisti sostenuta per questa stagione e che ha gravitato intorno alla figura di Matteo Brunori, attaccante preso dalla Juventus per 2 milioni e attualmente capocannoniere della squadra.

Anche a gennaio la società ha monitorato il mercato. Anzi, secondo gli addetti ai lavori, il club siciliano sarebbe stato uno dei più attivi in Serie B, in quanto è riuscito a portare a casa il difensore uruguaiano Orihuela, l’attaccante Gennaro Tutino (che 2 anni fa contribuì alla promozione della Salernitana) e il centrocampista Valerio Verre, di ritorno a Palermo dopo aver vinto la Serie B nel 2014. Di riffa o di raffa, la rosa è stata senz’altro riassestata e adesso non ci sono più scuse per fallire.

Le 7 sconfitte racimolate nel girone d’andata vanno spalmate il più possibile. Troppi i punti persi in maniera inaspettata, contro avversari sulla carta più modesti. Ora che Corini è passato al 3-5-2, per quanto non sia il suo modulo preferito, la squadra pare aver trovato la sua identità definitiva e anche le scommesse live rivelano maggiore fiducia nei confronti delle sorti dei rosanero. Quella che fino ad adesso poteva risultare come una stagione sottotono è pronta a riservare più di qualche sorpresa ai tifosi siciliani. Tutti a ripetizione, allora: d’altronde, febbraio è il periodo dei corsi di recupero…