Prossimo ostacolo il Frosinone: dai palloni in campo a corazzata
La fondazione ufficiale risale al 1945-46 anche se una una squadra nacque già nel 1912 e nel corso degli anni ci furono diversi fallimenti.
Dopo la S.S. Lazio e l’ A.S. Roma, il Frosinone rappresenta la squadra laziale più prestigiosa. Nel corso della sua storia il Frosinone ha vinto due campionati di Serie C2 (1986-87 e 2003-04) e due di serie D (1965-66 e 1970-71).
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La storia del Frosinone ha inizio per certi versi verso la fine del 1912, quando nacque la squadra della U.S. Frusinate. Nel 1932 venne costruito l’attuale stadio utilizzato dalla società, il Matusa, ma la squadra della città al tempo era il Bellator Frusino. La nascita vera e propria avvenne però dopo la Seconda Guerra Mondiale con la squadra ciociara che venne ammessa d’ufficio nella Serie C della Lega Centro.
Dopo una squalifica la società venne dichiarata fallita nel 1958-59 e nacque l’Unione Sportiva Frosinone. Dopo alcuni anni di calcio minore, il vecchio presidente Cristofari annunciò nel 1963 la nascita dello Sporting Club Frosinone, e nel 1966 i ciociari festeggiarono il ritorno in Serie C per poi tornare nuovamente in Serie D poco dopo.
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La radiazione ai tempi di Matarrese
Nell’estate del 1990 il Frosinone venne radiato dalla FIGC, e i ciociari accusarono Antonio Matarrese (n.d.r) di aver orchestrato il tutto per motivi politici.
Dopo gli anni Novanta passati tra Serie C2 e Serie D, nel 2003 la società venne rilevata da una cordata di imprenditori e nella stagione successiva del 2003-04 il Frosinone riuscì a centrare la promozione in Serie C1.
Nel 2005-06 finalmente i ciociari centrarono la finale dei Play-Off sfidando il Grosseto e riuscirono a spuntarla nel doppio confronto guadagnando la storica promozione in Serie B.
Nel 2006-07 il Frosinone trovò squadre d’eccezione in Serie B come la Juventus (retrocessa per Calciopoli), Napoli, Genoa e Bologna, ma nonostante questo disputò un campionato dignitoso. Dopo cinque partecipazioni consecutive alla Serie B, i ciociari retrocessero in Lega Pro nella stagione 2010-11, e vi restarono anche nella stagione successiva. La svolta arrivò con l’allenatore Roberto Stellone che nella stagione 2013-14 centrò la finale dei Play-Off riuscendo a conquistarsi la promozione in Serie B contro il Lecce.
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Nella stagione 2014-15 i ciociari sono riusciti a conseguire anche la storica promozione in Serie A, la prima della loro storia, al termine di una grande cavalcata in vetta della classifica della serie cadetta. Nel campionato successivo, però, il Frosinone ha chiuso la stagione al penultimo posto in classifica, retrocedendo nuovamente dalla Serie A ; ritrova ancora la massima serie nella stagione 2017/18 nella finale di ritorno dei playoff il 16 giugno del 2018 contro il Palermo dove le polemiche furono roventi e non ancora sopite a causa dei palloni tirati in campo dai giocatori della panchina a gioco in corso mai perseguite ne in campo e nemmeno nei vari ricorsi, ma soprattutto per il rigore prima accordato al Palermo e poi successivamente non concesso dal Sig. La Penna arbitro chiaccheratissimo di Roma per i suoi rapporti professionali con la famiglia Stirpe proprietaria della società.
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La carriera di La Penna?
Dopo quella partita l’avvocato La Penna venne promosso in serie A salvo poi scoprire che rubava la marmellata (gonfiando i rimborsi spese) insieme con i compagni di merenda Pasqua e Robilotta e quindi sospeso per 13 mesi ; purtroppo da qualche settimana è stato reintegrato per cui non è escluso di riaverlo fra i piedi in qualcuna delle prossime partite.
I ciociari attualmente guidati dall’indimenticato ex Fabio Grosso sono ormai diventati la squadra ammazzacampionato essendosi impadroniti del primo posto in classifica a suon di record con 54 punti (12 in più della seconda), frutto di ben 17 vittorie, 3 pareggi e solo 4 sconfitte. Secondo miglior attacco con 39 reti (una in meno del Bari), miglior difesa in assoluto con soli 13 reti subite.
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Ergo sabato 18 febbraio alle ore 14 arriva al “Barbera” una autentica corazzata quasi inaffondabile; ma nel nostro stadio ne abbiamo abbattute parecchie quest’anno per cui dobbiamo fare affidamento sui nostri eroi per avere un altro scalpo importante da esibire e dare forza a quel “quasi” per riprendere il cammino interrotto inopinatamente in quel di Genova venerdì scorso con la speranza mai sopita di aver assegnato un direttore di gara all’altezza del “Big Match “ della categoria ….
e sarebbe anche ora, perché tra l’altro il popolo rosanero non ha ancora digerito il famigerato playoff del 16 giugno 2018 sebbene di quelle squadre non ci sia più nessuno da entrambe le parti .
Non mi resta altro che augurare buona partita a tutti e sempre…FORZA PALERMO
Pino Abbate
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