Palermo, l’uomo in più è Mateju –
Vigilia di campionato per il Palermo di Corini. I rosanero saranno impegnati domani al Barbera contro la Ternana nel turno infrasettimanale di Serie B. Un’occasione per gli uomini di Corini per tornare alla vittoria dopo la sconfitta di Genova e i pareggi contro Frosinone e Sudtirol. Palermo che rispetto alla gara d’andata, persa 3-0 a Terni, ha cambiato totalmente volto. Chi ha cambiato il suo ruolino di marcia è stato sicuramente Ales Mateju, passato da flop a top nel suo ruolo, diventando così un insostituibile per Corini.
Palermo, Mateju ora è intoccabile
L’ex Brescia e Venezia ci ha messo un po’ ad ambientarsi nel nuovo contesto targato rosanero. Sono 21 le presenze stagionali per il ceco che è sempre partito da titolare quando è stato chiamato in causa. Un inizio difficile, da terzino sinistro prima e da destro dopo. Tante le critiche per Mateju che sono coincise col periodo più buio della stagione del Palermo. Improvvisamente però le prestazioni del difensore classe ’96 hanno cambiato faccia.
Merito di ciò va soprattutto a Corini, autore del cambio di modulo dal 4-3-3 al 3-5-2. Da terzino a difensore centrale, accompagnato da due pilastri come Nedelcearu e Marconi. Mateju ha mostrato di essere molto più a suo agio nel ruolo di terzo di destra, garantendo copertura in fase difensiva e qualità in fase offensiva. La giocata simbolo della rinascita del difensore risale alla 23a giornata, più precisamente alla vittoria contro la Reggina.
L’assist per Soleri e l’intelligenza tattica di Mateju
81esimo minuto, gli amaranto hanno da poco pareggiato grazie ad un rocambolesco autogol di Marconi. I 25.000 del Barbera si guardano, affranti per una vittoria che sembra sfumata. All’improvviso, durante un contropiede proprio dei calabresi, Mateju intercetta le intenzioni dell’attacco amaranto, ruba il pallone con un netto anticipo, trasforma così l’azione da difensiva in offensiva, scatta sulla fascia e lascia partire un cross pennellato al bacio per Soleri. L’attaccante rosanero impatta il pallone di testa, il quale bacia la trasversa e si insacca in rete.
Un azione, sia difensiva che offensiva, che mostra tutto il miglioramento di Mateju nel corso della stagione. D’altronde non è un caso che Corini non riesca proprio a far meno di lui, preferendolo a difensori di ruolo come i neoacquisti Orihuela e Graves. Mateju è dunque uno dei simboli della rinascita e della risalita in classifica dei rosanero, sperando di essere chissà l’uomo chiave per una storica promozione in Serie A.
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