L’insostenibile leggerezza dell’essere Di Mariano

Palermo – L’insostenibile leggerezza dell’essere Di Mariano

Tre goal in due partite, uno a Pisa e due a Cittadella, non sono purtroppo valse la vittoria del Palermo ma hanno certamente rivitalizzato il rapporto tra Francesco Di Marino e i colori rosanero.
Un rapporto che in questa stagione ha spesso generato non sempre pienamente lucidi dibattiti ed analisi di tifoseria e addetti ai lavori.

Prestazioni altalenamenti da parte dell’esterno palermitano, che tuttavia soprattutto nella prima difficilissima parte della stagione ha tirato la carretta risultando uno dei più in forma della rosa.
Da non dimenticare anche la massima disponibilità dell’esterno cresciuto nel Ribolla a ricoprire anche il ruolo inedito per lui di seconda punta in appoggio a Brunori.
Qualche goal di troppo clamorosamente divorato dal palermitano hanno fatto storcere il naso a più di un tifoso in passato. Critiche che spesso Francesco Di Mariano non ha nascosto di non gradire, con piccate risposte social a commenti poco lusinghieri o evidenti manifestazioni di disappunto in campo.

Eppure la scelta dell’esterno destro palermitano di venire a giocare nella sua Palermo con tutti i rischi che questo poteva comportare, seppur oggi può avergli procurato qualche dispiacere, domani sarà probabilmente solo una tappa della sua carriera e della sua vita.
Rappresenteranno anzi una spilletta da esporre con orgoglio, il premio per un giocatore che ha saputo e voluto giocarsi le sue carte nella squadra della sua città, diversamente dai tanti calciatori palermitani che preferiscono allontanarsene nella paura di esserne stritolati.
Una spilletta che si aggiungerà ad altri successi dell’esterno palermitano: alle due promozioni consecutive in A con Venezia e Lecce, alle quasi 200 partite in serie B e ai 51 goal in carriera.

Perché come ci insegna Milan Kundera con il suo famoso romanzo richiamato nel nostro titolo “le scelte che una persona compie nella propria vita appaiono del tutto irrilevanti se confrontate con la vita stessa” .

(David Majorca)

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