Palermo, Saric l’uomo che ha invertito il trend
“Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Prendendo in prestito la citazione di Agatha Christie, se analizziamo le ultime tre partite rosanero, Ternana in casa e le trasferte di Pisa e Cittadella, troveremo una costante che corrisponde al nome di Dario Saric.
Le storie degli incontri, benché finiti tutti in pareggio, sono molto differenti. Se nell’infrasettimanale dello scorso 28 febbraio il Palermo ha fatto molta fatica con gli umbri, soprattutto nel primo tempo, per poi concludere in crescendo , sotto la Torre di Pisa ha tenuto il controllo del gioco nei primi 70’. In Veneto, invece, dopo l’ennesimo avvio horror, ha ripreso il match tenendo il campo fino al pareggio.
Nella sua stagione di alti e bassi le ultime tre prestazioni di Dario Saric sembrano un buon viatico per un finale di stagione in crescendo. L’ingresso in campo a inizio ripresa con la Ternana, pur senza incidere nelle azioni salienti dell’incontro, è coinciso con un miglioramento complessivo della squadra. A Pisa l’uscita dal campo dell’ex Ascoli, a seguito di un infortunio, ha dato slancio ai toscani. Questi hanno costruito le premesse per il pareggio di Sibilli insistendo nella zona di campo fino a lì presidiata ottimamente dal centrocampista di Cento. Corini a fine partita dirà che non lo avrebbe mai voluto togliere, a conferma che la prestazione di Saric a Pisa è stata la migliore del campionato.
Le ultime prestazioni di Saric
Sostituzione che è arrivata anche sabato scorso. Al netto dell’imprudenza che ha causato il rigore del raddoppio, Saric nel primo tempo contro il Cittadella è stato tra i più dinamici e propositivi. Ha tentato più volte la giocata a centrocampo, facendosi trovare spesso in area avversaria. Oltre a una conclusione alta di poco, è sempre il centrocampista bosniaco a riempire l’area e spizzare il pallone che Brunori trasformerà nel gol del 2-2. In condizioni normali avrebbe certamente finito l’incontro, ma il numero 28 rosa era finito sotto la lente d’ingrandimento dell’arbitro.
Nel primo tempo Saric si è ritrovato prima a terra dopo un intervento falloso piuttosto netto ma non fischiato ai suoi danni, e successivamente ammonito per un contrasto con un avversario. Situazione che ha innervosito il centrocampista rosa, protagonista poco dopo di un fallo di gioco che l’allenatore veneto Gorini avrebbe voluto fosse sanzionato con il secondo giallo. Richiesta che ha mandato su tutte le furie Corini causandone l’espulsione. La sostituzione preventiva nella ripresa ne è ovvia conseguenza per salvaguardare il giocatore dal pericolo espulsione.
Un nuovo dinamismo per il centrocampo del Palermo con Saric
La sensazione è che che Broh e Segre, magari per questioni legate alla forma attuale, abbiano caratteristiche più complementari che alternative al modo di giocare di Saric che al momento dà alla squadra quel dinamismo ed elettricità a un centrocampo altrimenti più compassato.
(Giuseppe Calcaterra)
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