La vecchia guardia si è presa di nuovo il Palermo
Nel Palermo che dopo 30 giornate di campionato è in corsa per un posto nei playoff, i protagonisti sono ancora gli eroi della promozione della scorsa stagione. I giocatori che erano già nel cuore dei tifosi per aver compiuto un’impresa storica vincendo i playoff di Serie C, anche nella serie cadetta sono riusciti a ritagliarsi il loro spazio. Giornata dopo giornata, lavorando in silenzio, con applicazione e sacrificio, giocatori come Valente, Soleri e Marconi sono entrati stabilmente nel giro dei titolari, dimostrando al tecnico rosa Eugenio Corini di essere assolutamente all’altezza della categoria. Ovviamente in questo gruppo non viene considerato Matteo Brunori, che la certezza di un ruolo da protagonista ha saputo conquistarsela a suon di gol.
E’ ragionevole pensare al quinto posto?
Palermo, gli eroi della promozione ancora protagonisti: rimasti in rosa per giocarsi le proprie carte
Per il gruppo reduce dalla promozione, la stagione non era iniziata nel migliore dei modi. Non avendo la certezza di un posto in squadra e con il contratto in scadenza, molti hanno preferito andare via. Alcuni invece hanno deciso di restare per giocarsi il posto, e dopo 30 giornate di campionato sembra che abbiano vinto la loro sfida, diventando pilastri della squadra ed idoli del pubblico. Valente ha festeggiato le 100 presenze in maglia rosanero in occasione della partita contro il Cittadella, e contro il Modena è sceso in campo con la fascia di capitano al braccio, garantendo la solita prestazione fatta di corsa, dribbling e assist. A beneficiare di un cross al bacio del numero 30 è stato Edoardo Soleri. Il “Loco” a gennaio sembrava con la valigia in mano, dopo aver giocato pochissimo nel girone di andata, ma ha saputo aspettare il proprio momento, e la sua stagione è cambiata con il gol alla Reggina. Da allora sempre più minuti, fino alla maglia da titolare contro il Cittadella.
Palermo, undici rosanero a segno: il dato entusiasmante
Aspettando il momento giusto…
Soleri incarna lo spirito che ogni tifoso vorrebbe vedere in tutti i propri beniamini: corsa, lotta, voglia di mangiarsi l’erba ed il pallone. Contro il Modena, al minuto 97, sul 5-2, ancora pressava tutti gli avversari, zoppicando per i crampi e provocando un applauso spontaneo di tutto lo stadio. Nelle interviste del dopo partita, mentre la giovane punta parlava, è stato scherzosamente disturbato da Ivan Marconi, definendolo “un fratello”. Il numero 15 rosanero aveva regalato l’immagine simbolo della vittoria ai playoff, con quella rovesciata sulla linea a negare il gol al Padova, ed anche in Serie B rappresenta una sicurezza in difesa. Non è un caso che nelle ultime due partite senza di lui a far coppia con Nedelcearu, il Palermo sia apparso molto vulnerabile. Di certo, se questi ragazzi sapranno trasmettere anche ai nuovi arrivati il loro spirito il futuro del Palermo non potrà che essere roseo.
A cura di Mario Ferrigno.
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