Il Palermo a Girona, una località che sorprende
Dopo Manchester, dal 20 al 24 settembre e Roma dal 3 al 7 gennaio, anche per la sosta del campionato cadetto della seconda metà di marzo il Palermo opta per un mini ritiro fuori dalla Sicilia. Ancora una volta saranno gli impianti di una consorella ad ospitare il mini-ritiro rosanero, non quelli faraonici del Manchester City ma il più “normale” centro sportivo “La Vinya” del Girona FC, dove il Palermo si ritroverà dal 21 al 25 marzo.
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La squadra del Girona, lo ricordiamo, milita nel massimo campionato spagnolo della Liga dove attualmente occupa il dodicesimo posto in classifica con 31 punti dopo 26 giornate, con sole cinque lunghezze di vantaggio dal Valencia, attualmente terzultimo.
Un punto in comune con il Palermo è la classifica cortissima che racchiude 9 squadre in soli 6 punti, tutte in lotta per la salvezza, in analogia con la cortissima classifica della Serie B italiana seppur parliamo di livelli decisamente differenti.
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Palermo e Girona, lontane ma vicine…
Ma a ben vedere c’è un altro punto in comune tra Girona (in catalano, Gerona in spagnolo) e Palermo: questa piccola cittadina di poco più di un centinaio di migliaia di abitanti, un po’ come Palermo è rimasta nei secoli fortemente influenzata dalle numerose dominazioni.
La località fondata dai romani intorno l’anno 100 a.C. è famosa per il caratteristico centro storico Barri Vell circondato ancora oggi dall’antica muraglia fortificata. Conosce lunghe dominazioni di visigoti, munsulmani e carolingi, subendo complessivamente venticinque assedi e sette catture, la più importante delle quali è quella di Napoleone Bonaparte il 12 dicembre 1809.
Attraversata dal fiume Onyar con le sue caratteristiche case dai colori pastello una volta abitate da pescatori, Girona è stata spesso soprannominata la Petita Florència per la somiglianza con le case affacciate sull’Arno a Firenze.
La vecchia guardia si è presa di nuovo il Palermo
Altra curiosità è l’elevato standard di qualità della vita di questa cittadina catalana, che ha contribuito ad un imponente incremento demografico negli ultimi tre decenni da 78 a più di centomila abitanti.
Una località tutta da scoprire…
Una località tutta da scoprire da un punto di vista turistico ma che per il Palermo rappresenterà solo la tappa di un percorso di lavoro intenso, utile per affinare amalgama e appeal con gli schemi tattici del tecnico Corini, in continuità con quanto già accaduto a Manchester e Roma. Perché si dice che l’unica regola del viaggio è non tornare come si è partiti, ma tornare diversi! E noi ci auguriamo che il Palermo torni da Girona diverso ma in meglio, pronto per questo rush finale del campionato cadetto.
(David Majorca)
E’ ragionevole pensare al quinto posto?
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