Ad un anno dal famigerato gol che eliminò l’Italia dagli spareggi per la qualificazione al Mondiale 2022 in Qatar, Aleksandar Trajkovski è stato intervistato da Calciomercato.com per ricordare quel 24 marzo 2022 e tutto ciò che lo lega all’Italia e, quindi, al Palermo, con il quale ha giocato dal 2015 al 2019.
Il macedone, che ha trovato il gol del vantaggio per la sua Nazionale proprio al Renzo Barbera, è stato uno dei punti fermi del Palermo pre-fallimento: dopo la sua avventura rosanero, è atterrato in Spagna al Maiorca, prima di essere ceduto all’Aalborg e poi all’Al-Fayha, squadra che milita nel campionato arabo.
Trajkovski: “Io e Nestorovoski coppia fissa a Palermo. E su Zamparini…”
“Mi capita spesso di rivedere il gol contro l’Italia” ha detto Trajkovski, ex calciatore del Palermo e attaccante della Nazionale della Macedonia. “Ho ancora nella testa tutte le emozioni vissute. Ci ho messo cinque giorni per rispondere a tutti i messaggi. Ho anche fissato le foto dell’esultanza sul mio profilo Instagram. Ho un grande rimpianto per la sconfitta contro il Portogallo, non siamo mai stati così vicini ad un mondiale. Avevo già segnato all’Italia nel 2017, e adesso ci dovremo riaffrontare! Spero non a Palermo!”.
Su Palermo, la città che lo ha accudito dal 2015 al 2019: “Ho conosciuto tanti amici, è anche il posto dove è nato mio figlio. Lo considero uno step importante per la mia carriera, l’esperienza più bella. I tifosi rosanero mi hanno fatto molti complimenti per il gol. Per quanto tristi, erano felici che avessi segnato io. Nestorovski? Giochiamo insieme sin da quando eravamo ragazzini, a Palermo eravamo coppia fissa. Sono contento che sia tornato in Nazionale. Zamparini? Avevamo un bel rapporto, la sua morte mi ha rattristato. Aveva tanta fiducia in me, mi spingeva sempre a dare il massimo. Non avevo mai visto nessuno esonerare sei allenatori in una stagione. L’obiettivo comunque era quello di rimanere in Serie A e quell’anno ci siamo riusciti”.
Ancora spazio per i ricordi a tinte rosanero: “I giovani più forti che erano miei compagni a Palermo? Sicuramente La Gumina e Lo Faso. Quest’ultimo in particolare aveva grandi qualità, ma non le ha mai sfruttate come previsto. Mi piacerebbe tornare in Serie A, a giugno mi scade il contratto con l’Al-Fayha e sarei contento di tornare in Italia. Sto in Arabia Saudita da un anno e mezzo, credevo che il livello fosse più basso ma mi sono ricreduto. Non vedo l’ora di affrontare Cristiano Ronaldo, il suo arrivo ha fatto puntare i riflettori sul campionato arabo: non sarà l’ultimo campione a venire a giocare qui”.
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