Ora calma… che il Palermo ha il calendario migliore

Ora calma… che il Palermo ha il calendario migliore

Era uno scontro diretto, importante, ed è stato brutto perderlo sebbene forse anche in maniera immeritata. Forse troppo remissiva la squadra di Corini nel secondo tempo sebbene nemmeno i padroni di casa hanno fatto granché per ottenere i tre punti che sono arrivati solo grazie ad un episodio. O forse l’eccessiva prudenza è stata solo figlia delle tante assenze che psicologicamente pesavano sulla squadra, disposta probabilmente ad accontentarsi del pari. Ora, però si volta pagina perché in classifica è cambiato davvero poco.

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Ora bisogna mantenere la calma, soprattutto la tifoseria, non perdere l’entusiasmo che ha accompagnato le partite delle ultime settimane perché le ultime sette giornate possono diventare importantissime ed il Palermo ci arriva avendo dalla sua un calendario piuttosto favorevole. Anzi, analizzando la tabella che vi proponiamo a seguire, il Palermo ha il migliore calendario tra le squadre pretendenti ad uno dei posti nella griglia spareggi.

La verità senza preconcetti? Una sconfitta immeritata

Consideriamo soltanto le prime 10 della classifica:

-Il Cagliari dovrà giocare ben cinque scontri diretti (Pisa, Frosinone, Parma, Ternana e Palermo).

-Il Pisa 4 (Cagliari, Ternana, Bari, Frosinone)

-Il Parma 1 (Cagliari) ma anche il derby acceso con il Modena.

-La Reggina 2 scontri diretti (Frosinone e Bari), una gara in meno ma lo spettro della penalizzazione.

-La Ternana 4 match con dirette concorrenti (Pisa, Cagliari, Sudtirol e Frosinone),

ed il Palermo uno scontro diretto nella penultima giornata a Cagliari. Poi le gare casalinghe con pericolanti come Cosenza, Benevento, Spal e Brescia e le due trasferte di Venezia e Como.

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Sono chiaramente discorsi solo sulla carta ma il calendario del Palermo è sicuramente più abbordabile di squadre come il Cagliari o il Pisa e chissà che non siano proprio queste le squadre a cui Palermo e anche il Parma (che ha pure un solo scontro diretto in arrivo) non possano ambire. L’importante è che l’ambiente non si disunisca, che la squadra continui a credere nei propri mezzi e che ognuno faccia la sua parte. Con calma e pazienza, senza allarmismi o pessimismi eccessivi: alla fine si tireranno le somme consapevoli però di aver dato tutto ognuno nel proprio ruolo.

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