Il portiere del Cosenza, Alessandro Micai ha rilasciato un’intervista, a pochi giorni dal match contro il Palermo, ai microfoni di TuttoB. L’estremo difensore, arrivato a gennaio dalla Salernitana, è uno degli artefici della rinascita dei calabresi, che adesso vedono la salvezza più vicina. In tal senso, Micai è riuscito a collezionare 3 clean-sheet di fila, 6 in 12 gare disputate. Una media tra le più alte dell’intera cadetteria. Ecco le sue parole sul momento della sua squadra.
Cosenza, le parole di Micai
Il fattore dietro al rendimento delle ultime partite dei rossoblu: “Il gruppo, nulla di diverso; la compattezza, l’unione d’intenti e la ferma volontà di raggiungere a tutti i costi l’obiettivo che ci siamo prefissati”.
Sulla vittoria contro il Frosinone: “Da gennaio abbiamo ottenuto diversi risultati importanti, non solo la vittoria a Frosinone. Più in generale ci sono stati tanti piccoli episodi che ci hanno instillato la convinzione di potercela fare. Certo, vincere in casa della capolista è una grande soddisfazione, però i punti sono sempre tre”.
Quanto manca per la salvezza: “Mai come quest’anno la quota salvezza sarà altissima, secondo i miei calcoli. Siamo tutte lì. Fortunatamente abbiamo agganciato il gruppo di quelle che possono salvarsi direttamente, ma la strada è ancora lunga. Anche se veniamo da un periodo molto positivo, ci sono tanti scontri diretti da qui alla fine. Il prossimo mese sarà decisivo”.
Sul sostegno dei tifosi: “In occasione dell’ultima partita in casa contro il Pisa, per esempio, i nostri tifosi ci hanno dato una grande mano per difendere l’1-0. Il ‘San Vito-Marulla’ è esaltante, può determinare anche i risultati. Ricordo che quando sono venuto qui da avversario, con il Cosenza in lotta per la salvezza, ‘non uscivi vivo’; c’erano sempre 15-20mila tifosi a cantare incessantemente. È davvero un ambiente ostile, che fa tremare le gambe”.
Il suo pensiero su Viali: “Il mister è giovane ed è stato molto bravo a mettersi sul nostro stesso piano, includendo tutti. Non è il tipo di allenatore austero che incute soggezione, bensì parla il linguaggio dei giocatori ed è come un compagno di squadra, solo un po’ più esperto. Rispoli, per esempio, ha pochi anni meno di lui. Detto questo, Viali ha avuto il merito di rendere l’ambiente tranquillo, sereno e soprattutto divertente; ha fatto tanto per mantenere la positività anche nei momenti difficili. Io stesso, quando sono arrivato a gennaio, non pensavo di trovare così tanta tranquillità”.
Sul portiere più forte della B: “Ce ne sono tanti bravi, ma Caprile per sicurezza ed esuberanza è una spanna sopra gli altri. È fattuale. Parliamo di un portiere affidabile, e alla sua giovane età non è cosa di poco conto. E poi giocare in una piazza importante come Bari non è mai facile, io lo so”.
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