Palermo – Samuele Damiani, una carta da giocare.
In un finale di campionato che non lascia spazio a prudenze e tatticismi, nella ricerca obbligata della vittoria in ogni partita, unico risultato in grado di consegnare i play-off ai rosanero, il venticinquenne prodotto del vivaio empolese può davvero rappresentare un’arma in più.
Un centrocampo orfano di Stulac, affida al momento al solo Verre e alla straordinaria qualità delle sue giocate il cervello della manovra rosanero. Gomes, Segre, Saric e Broh sono giocatori importanti ma con caratteristiche ben diverse da quelle del ragionatore di metà campo.
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Eppure Samuele Damiani abbina ad un’ottima tecnica di base, anche una certa rapidità di rilancio dell’azione, buona visione di gioco e precisione nell’impostazione della manovra. Tutte qualità che in questo momento sono fondamentali per il Palermo.
In assenza di Verre a Parma si è avuta chiara la sensazione che il nostro centrocampo faticasse nella fase costruzione, in particolare quando aggredito dall’avversario, non riuscendo bene neanche nell’impostazione dell’azione di rimessa e contropiede.
Facendo un passo indietro e tornando allo splendido Palermo ammirato a Pisa salta subito all’occhio come in quella formazione iniziale ci fosse proprio Damiani al centro, insieme a Verre e Saric, a formare un trio qualitativo di primo livello per la categoria.
Considerando anche il calo di prestazione che sta vivendo in questo momento Gomes, ci chiediamo se non sia il caso di immaginare un ritorno alla soluzione con Damiani dal primo minuto, sfruttando magari le doti incontriste del francese a gara in corso.
La soluzione sembra plausibile anche in considerazione del fatto che Broh ha iniziato la settimana svolgendo ancora differenziato e potrebbe non farcela per il Cosenza, lui che nell’ultimo periodo era lo specialista del subentro a partita in corso, ruolo che nella nostra ipotesi svolgerebbe proprio Gomes.
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Non vogliamo di certo sostituirci ad Eugenio Corini nel ruolo di allenatore, ma semplicemente ci sembrava interessante analizzare quella che a tutti gli effetti sembra una carta in questo momento opportuna da giocare.
In questo momento nel quale serve vincere per inseguire il sogno play-off, in questo momento in cui ogni giocatore in grado di darti una spinta propulsiva e un’idea in più in avanti può assolutamente essere utile alla causa.
Inutile a sole sette giornate dal termine imbrigliarsi in prudenze alla ricerca del punticino, perché nel gioco come nella vita chi non risica non rosica.
(David Majorca)
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