Alla fine magari il risultato è pure giusto ed il Venezia non ha rubato nulla. Ma molto, moltissimo gli ha regalato il Palermo. Tre punti omaggiati ad una squadra che non aveva fatto granché sebbene i lagunari hanno avuto il merito di non disunirsi nel momento migliore del Palermo. E cioè fino al primo gol. Quello regalato da Pigliacelli che tanti punti ha portato durante il campionato ma oggi invece…
Corini: “Grande rammarico. VAR ancora protagonista”
Un Palermo che dopo il vantaggio è andato vicino al raddoppio, una clamorosa con Soleri. Poi sono cominciati i gentili omaggi. Il gol del pari e nel secondo tempo Nedelcearu, che deve aver avuto un attimo di poca lucidità per commettere un’ingenuità di quel tipo. Poi il Palermo si è sgonfiato e ovviamente il Venezia che non è il squadra di dilettanti, si è galvanizzato. Peccato perché fino alla papera di Pigliacelli il Palermo aveva gestito bene la partita che si era messa proprio in condizioni ideali con i rosanero che potevano sfruttare la loro migliore arma e cioè il contropiede. Insomma la sensazione era davvero positiva ed oggi la sconfitta sembra figlia proprio di alcuni errori individuali che hanno determinato una svolta nell’inerzia della gara. Ha fatto tutto il Palermo: il gol, il mancato raddoppio, il regalo del pareggio e l’ingenuità del rigore.
Corini: “Primo tempo di qualità. Forse c’era rigore su Saric”
Ora l’obiettivo deve essere finire bene la stagione per non compromettere quanto di buono fatto in un campionato in cui il Palermo doveva consolidarsi e raggiungere la salvezza prima possibile. L’importante è non disunirsi e restare concentrati fino alla fine. Per cosa si potrà capire solo dopo queste ultime cinque partite e i verdetti della giustizia sportiva.
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Non ci andate allo stadio, il city group deve capire che non ci accontentiamo di un anonimo campionato di B. Che sono venuti a fare a Palermo? La serie B di metà classifica la potevamo fare pure con Mirri, Di Piazza e Baldini.