Palermo – La difesa scricchiola ma per proteggerla serve anche il filtro del centrocampo.
Tre gol incassati per l’ottava volta: così non va. Pure il Benevento fa meglio, però c’è il Barbera…
L’analisi – Solo 13 delle 42 reti sono state subite in casa: rosanero in difficoltà nell’uno contro uno.
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Fabrizio Vitale sottolinea come un’eventuale vittoria sul Benevento consentirebbe di mettere in ghiaccio la salvezza e rilanciare le ambizioni in chiave playoff. Ma i tre gol incassati a Venezia sono un allarme per la difesa rosanero considerando tuttavia che molti sono stati errori individuali. Dopo Venezia le partite in cui la squadra ha subito tre gol sono diventate otto, troppe per una squadra che vuole diventare grande e che vorrebbe ambire alla promozione già da quest’anno.
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Di queste gare con tanti gol incassati, sei partite sono state giocate in trasferta e solo due in casa con Ascoli e Pisa, un fatto che testimonia come il Barbera viene incontro agli uomini di Corini che a Palermo hanno incassato 13 gol mentre fuori casa 29. In totale 42 gol subiti, peggio del Benevento che ne ha incassati 39. La squadra di Agostinelli in trasferta ha un rendimento da metà classifica anche se l’ultima vittoria è dotata a dicembre . Per tornare al successo che atteggiamento bisognerà avere, attaccare o ripartire? Concedere poco spazio agli avversari visto che in avanti dispongono i giocatori che in questa categoria sanno fare male?
Benevento, tegola in vista della gara col Palermo
Perché la classifica del Benevento non rispecchia ovviamente il valore nel proprio organico. Analizzati i dati si vede come i risultati più continui sono stati ottenuti con un centrocampo composto da Segre, Gomes e Broh, dove poi si sono alternati anche Saric e Damiani. Gli arrivi di gennaio hanno alzato la qualità a disposizione di Corini ma l’andamento delle ultime gare è stato da playout. Ovviamente quando si ha in squadra giocatori dallo spessore di Verre qualcosa deve cambiare a vantaggio della fase offensiva. Corini in casa con il Cosenza ha provato a cautelarsi inserendo Segre mentre a Venezia ha riproposto Valente ma adesso arriva una gara in cui non è più consentito sbagliare per evitare un finale di sofferenza. Resta da capire se bisognerà privilegiare la copertura oppure la fase offensiva, una scelta che sembra legata a chi saranno gli interpreti a centrocampo.
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