Uno dei doppi ex della sfida tra Palermo e Benevento è sicuramente Giovanni Ignoffo. Il 46enne nato a Monreale da calciatore ha giocato sia per i rosanero (dei quali è un prodotto del vivaio) sia per i sanniti, che ha guidato anche dalla panchina. Attualmente all’Acireale in Serie D, il tecnico monrealese ha voluto tracciare un bilancio sulla reale situazione di classifica di entrambe le squadre, che vedono la prossima sfida come un crocevia per la loro stagione, intervistato dal Giornale di Sicilia.
Ignoffo: “Ci sono stati alti e bassi, ma Corini ha fatto un buon lavoro”
“Giocare per il Palermo è stata una fortuna” ha detto Giovanni Ignoffo ai microfoni del GdS. Il difensore ha fatto parte di quella generazione d’oro del vivaio rosanero, i cosiddetti “picciotti”: “Da palermitano quel periodo è stato per me un orgoglio ancora maggiore. Mi sono visto catapultato subito tra i grandi. Lottare per la propria gente ha un sapore totalmente diverso”.
Nonostante qualche passo falso, la stagione dei rosanero per Ignoffo non è da buttare, anzi: “Per me il Palermo è salvo, io guardo sempre il bicchiere mezzo pieno. Con 3 o 4 punti che servono alla matematica, una squadra come quella di Corini non rischia i playout. Anzi, un buon risultato sarebbe un trampolino di lancio per i playoff più che per la salvezza. Fino a quando la matematica lo permette, bisogna crederci, anche se va scemando l’entusiasmo della gente. La gente va dietro i risultati ma i fedeli, i tifosi veri, andranno sempre allo stadio a sostenere il Palermo. Ci sono stati alti e bassi, ma Corini ha fatto un ottimo lavoro in questo difficile campionato di Serie B“.
Un piccolo focus anche sul Benevento, dove ha sia giocato che allenato: “Ha deluso le aspettative. All’inizio del campionato i progetti erano altri. Qualcosa purtroppo non ha funzionato bene. Nella città campana ho vissuto cinque anni e sono stato benissimo, ma Palermo è la mia città, quindi è normale che domani farò il tifo per i rosanero”.
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