Giacomo Gattuso, ex tecnico del Como e del Novara, è intervenuto ai microfoni di Nicolò Schira per commentare e analizzare l’attuale campionato di Serie B. In particolar modo, l’allenatore comasco ha voluto dire la propria sulla lotta play-off e sulla rivelazione della cadetteria, ovvero il Sudtirol. Di seguito le parole Gattuso in merito alla questione.
Le dichiarazioni di Gattuso
Gattuso ha iniziato l’intervista analizzando l’attuale campionato di Serie B, commentando anche la classifica: “La classifica è molto corta, sia nel basso che nella zona-playoff, e questo denota il fatto che molte squadre hanno investito tanto. A bocce ferme si leggeva di tante piazze importanti, che ambivano o ambiscono alla Serie A. Il livello si è alzato parecchio, rispetto all’anno scorso c’è meno qualità nel gioco, però son state partite tutte combattute, dove anche squadre fortissime come Genoa, Parma o Cagliari fanno faticare in qualsiasi campo“.
Le squadre che andranno in Serie A tramite la promozione diretta sono quasi certe. Queste le parole del tecnico di Como: “A questo punto direi quasi imprendibili, mancando così poche partite. Il Bari non molla mai e non mollerà ancora, visto che ha vinto molte partite verso la fine come contro il Pisa o a Bolzano. Le gare a disposizione però son sempre di meno e vedo difficile che possa arrivare tra le prime due“.
Il Parma e il Cagliari vogliono conquistare a tutti i costi i play-off per ritornare nel massimo campionato: “Sono due corazzate, fortissime sotto ogni punto di vista, pensando anche ai tecnici oltre che alle rose e alle stelle a disposizione. In questo campionato anche loro hanno riscontrato delle difficoltà, perchè stiamo assistendo a una Serie B in cui si deve sempre giocare al 200% per fare risultato. Sulla carta Parma, Cagliari e Bari hanno qualcosa in più rispetto agli altri, però non sempre questi valori sul campo vengono fuori“.
Tra Sudtirol e Como
Il Sudtirol, una delle 4 neopromosse in Serie B, si sta rivalendo la vera sorpresa del campionato di Serie B: “Direi proprio di sì. Col Como l’anno scorso abbiamo fatto un percorso simile, tenendo la maggior parte dei giocatori reduci dalla promozione dalla C anche l’anno dopo in B, giocando con 9-10 undicesimi della squadra che aveva vinto la Lega Pro. So perfettamente cosa vuol dire fare la Serie B per una neopromossa, ma lì c’è una società-modello che ha costruito un grande progetto con persone di valore“.
Il Como di Moreno Longo sta affrontando un campionato tra alti e bassi: “Conosco bene la squadra, ogni singolo giocatore e che tipo di società c’è alle spalle. Hanno vissuto un momento nel quale le cose non andavano bene, ma sapevo che le cose alla lunga si sarebbero sistemate. La società è forte, c’è un grande gruppo che sa affrontare momenti difficili e Moreno Longo aveva bisogno di un periodo d’adattamento. Per loro ci sono tutti i presupposti per finire benissimo il campionato, è una formazione ricca di valori“.
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