Serie B, Frosinone in A: ecco gli incassi dei club promossi
Con la promozione in Serie A del Frosinone inizia ufficialmente a prendere forma la stagione 2023/2024. Per i ciociari fondamentale è stata la vittoria per 3-1 contro la Reggina di Filippo Inzaghi. I ragazzi guidati da Fabio Grosso hanno condotto un campionato perfetto, non perdendo praticamente mai la testa della classifica e raggiungendo la massima categoria dopo 4 anni dall’ultima volta.
Serie B, ecco gli incassi del Frosinone
Traguardo importantissimo per la società gialloblu non solo in termini sportivi, ma anche dal punto di vista economico. La partecipazione al campionato di Serie A garantisce ai club entrate di gran lunga superiori rispetto a quelle percepite in cadetteria. Tutto è inevitabilmente legato ai diritti tv che ammontano a circa 1 miliardo di euro, che stando alla Legge Melandri vengono cosi distribuiti:
- una quota pari al 50% è ripartita in misura identica tra tutte le società partecipanti al campionato di Serie A;
- una quota pari al 15% sulla base della classifica e dei punti conseguiti nell’ultimo campionato;
- una quota pari al 10%, sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi cinque campionati;
- una quota pari al 5%, sulla base della graduatoria formata tenendo conto dei risultati sportivi conseguiti a livello nazionale e internazionale dalla Stagione Sportiva 1946/47 alla sesta antecedente a quella di riferimento;
- una quota pari all’8%, sulla base dell’audience televisiva certificata da Auditel;
- una quota pari al 12%, sulla base degli spettatori paganti che hanno acquistato il titolo di accesso per assistere alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre campionati.
Nel caso del Frosinone, fra bonus spettatori, risultati storici e risultati dell’ultimo quinquennio, la cifra finale si aggira intorno ai 26 milioni di euro per la prossima annata.
Il paracadute per chi retrocede
C’è un’altra questione che potrebbe interessare alle squadre che hanno già la certezza di disputare il prossimo campionato di Serie B: il paracadute per le retrocesse. Per la stagione 2022-23 la cifra da destinare ai 3 club retrocessi è di 60 milioni di euro. Qui la distribuzione è differente in base a quali siano le squadre che retrocedono e in base al percorso che queste hanno fatto negli ultimi anni. In particolare è di 10 milioni di euro per una neopromossa che torna direttamente in B dopo un anno. È di 15 milioni di euro per chi retrocede dopo aver fatto in Serie A almeno 2 degli ultimi 3 anni (anche non consecutivi) e infine è di 25 milioni di euro per chi retrocede dopo aver fatto in A almeno 3 stagioni delle ultime 4 (anche non consecutive).
In questo modo Sampdoria, Verona e Spezia incasserebbero 25 milioni, che scenderebbero a 20 se retrocedessero tutte e tre. 15 milioni per Salernitana ed Empoli, mentre 10 milioni per Lecce e Cremonese. Se la quota complessiva fosse di meno di 60 milioni allora la differenza verrebbe redistribuita a discrezione della Lega per avere un paracadute più sostanzioso l’anno successivo o direttamente nelle casse degli altri club di A.
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