Repubb. - Ultima chiamata per andare ai play-off

Palermo – Al “Barbera” c’è la Spal. Ultima chiamata per andare ai play-off

Il tecnico Corini: “La vittoria ci manca da troppo tempo ma la squadra ha una sua identità”

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.

L’articolo di Tullio Filippone

Questa volta è davvero l’ultima chiamata per il play-off e Corini lo sa benissimo: «Dobbiamo vincere indubbiamente, ne siamo consapevoli, perché ci manca tanto e manca ai nostri tifosi – ha suonato la carica il tecnico del Palermo alla vigilia della partita contro la Spal del “Barbera” – Ho visto una squadra motivata, che ha creato una forza e un’identità e metteremo in campo questo spirito, perché una vittoria contro la Spal creerebbe autostima».
Ne avrà bisogno oggi, alle 16,15, il Palermo che nelle ultime 12 partite ha vinto soltanto quella contro il Modena. «È capitato troppe volte di commentare le nostre partite nello
stesso modo e il paradosso è che l’unica vittoria nelle ultime 12 è venuta fuori dal match, dove abbiamo rischiato di più – ha detto Corini – Abbiamo fatto 25 risultati utili che sono tanti per chi ambisce ai play-off, ma ci sono mancate quelle 2-3 vittorie che invece sono stati pareggi e che hanno condizionato la nostra classifica: basta guardare il SudTirol, che ha tre vittorie più di noi».

Palermo, la SPAL è l’ultima chiamata per i play-off: il pensiero di Corini

Corini ha preferito non commentare la penalizzazione della Reggina, che di fatto ha tolto dalla strada del Palermo, una concorrente in una classifica cortissima: il settimo e
l’ottavo posto distano, infatti, solo un punto e sono occupati da Pisa e Ascoli e il nono posto è del Venezia, davanti al Palermo per gli scontri diretti. Per questo a chi chiede se la
partita contro la Spal sia l’ultima spiaggia Corini ha risposto: «Mai dire mai in questo campionato».
In campo la grande novità è il ritorno a pieno regime di Valente, ben sostituito a Como dalla sorpresa Buttaro. Per cui si prospetta un 3-5-2 tipo, con Pigliacelli tra i pali;
Mateju, Nedelcearu e Marconi in difesa; una linea a cinque con Sala e Valente esterni e i tre centrocampisti, Claudio Gomes, Segre e Verre libero di inventare, e il tandem Brunori e Tutino in attacco. Anche se quest’ultimo è in ballottaggio con Soleri per un posto al fianco del capitano. Torna a disposizione dopo l’infortunio muscolare l’esterno sinistra Aurelio, che potrebbe essere un’alternativa di spinta a gara in corso.

La SPAL di Oddo: squadra della quale non si devono escludere sorprese

Eppure, non si devono escludere sorprese, magari a centrocampo: «Ho visto molto bene in settimana sia Broh che Damiani – ha detto Corini – Quest’anno ho ruotato tutti e sto attento a ogni dettaglio, lo dimostra la scelta a sorpresa di schierare Buttaro contro il Como in un ruolo nuovo, che secondo me poteva ricoprire benissimo e per il quale si era
allenato».
Di fronte, il Palermo si trova una squadra che quest’anno ha fatto un campionato al di sotto delle prospettive di inizio stagione e del valore della sua rosa. La Spal, penultima, lotta per non retrocedere e ha cambiato tre allenatori, con l’ultima staffetta tra i campioni del mondo De Rossi e Oddo. Il terzino ex Lazio e Milan è subentrato dopo l’esonero dell’ex centrocampista della Roma e torna a Palermo dopo la finalissima play-off persa contro il Palermo di Baldini alla guida del Padova. La Spal viene da cinque risultati utili consecutivi – 4 pareggi e una vittoria nello scontro diretto contro il Benevento – ma dovrà fare a meno di Radja Nainggolan. Gli altri due assenti di peso saranno il difensore Dickmann e il centrocampista Zanellato. Mentre partirà dalla panchina l’ex rosanero Nicola Rauti, dove si siederà anche il portiere 42enne Alberto Pomini.

«È una partita che proveremo a vincere, l’abbiamo preparata così – ha detto Massimo Oddo alla vigilia – sappiamo che dobbiamo fare tanti punti e siamo pronti alla battaglia». In campo, dunque, si potrebbe prospettare una gara simile a quella con il Benevento, con il Palermo che dovrà fronteggiare un’avversaria aggressiva, che non rinuncerà ad attaccare.

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