Cagliari, è l’anno di Luvumbo: il talento di casa venuto da lontano
In un Cagliari che doveva essere sin dal principio nella lotta al celere ritorno in Serie A, qualche frenata di troppo nella prima parte di stagione ha lasciato qualche dubbio nei tifosi cagliaritani, con lo spettro della permanenza in cadetteria sempre più incombente. L’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina rossoblù ha dato una scossa all’ambiente, con l’esperto allenatore che ha saputo far rinascere la squadra, valorizzando sia il gruppo che i singoli. Uno di questi è stato sicuramente il baby-prodigio per eccellenza della cantera sarda, Zito Luvumbo, ufficialmente entrato a pieno regime in prima squadra dall’avvento dell’allenatore ex Leicester.
Cagliari, ecco chi è l’attaccante angolano che si è preso la fascia dell’Unipol Domus
La giovane carriera di Zito Luvumbo è sempre stata contrassegnata da un particolare sostantivo: la pazienza. Seppur avendo grandi capacità tecniche abbinate ad un’ottima prestanza fisica, il Cagliari ha sempre voluto preservare dalle pressioni esterne il suo talento, che era finito sul taccuino di tutte le big europee dopo un’ottima Coppa d’Africa Under 17 con la sua Angola. Sottratto al Primerio d’Agosto, big del calcio del suo Paese, l’angolano ha ricevuto anche attestati di stima nel 2019 dal Guardian, che l’aveva inserito tra i migliori giovani del mondo (in una graduatoria di 60 promesse che comprendeva anche talenti come Camavinga e Ansu Fati).
Tutto il mondo a guardarlo, ma Luvumbo ha scelto Cagliari
Più volte convocato in prima squadra nelle precedenti stagioni, non ha mai toccato un campo di Serie A, non riuscendo quindi a diventare il secondo angolano di sempre a giocare nel massimo campionato italiano dopo Bastos, ex difensore della Lazio. Per lui, invece, si aprono le porte della Serie B, prima con un’esperienza in prestito al Como, poi con la maglia del suo destino, il Cagliari. Nonostante un inizio di stagione sotto le aspettative, da quando è arrivato Ranieri le cose hanno subito un cambio repentino, con il classe 2002 che si è subito sentito a suo agio con il suo nuovo tecnico. In campo le cose sono migliorate di conseguenza, con Luvumbo che ha trovato la via del gol per ben tre volte, mettendo a segno altrettanti assist.
Difficile da marcare a causa della sua imprevedibilità e della sua prestanza fisica, Luvumbo sarà sicuramente una delle spine del fianco più fastidiose per la difesa del Palermo, che deve cercare di arginare sia l’angolano sia il resto dell’attacco cagliaritano per portare a casa un risultato utile in chiave Play-Off.
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