Tacopina e Vigorito, il tempo è galantuomo
La 37a e penultima giornata del campionato di Serie B ha emesso i primi due verdetti relativi alle retrocessioni. A salutare la serie cadetta sono SPAL e Benevento. I due club, infatti, negli ultimi anni hanno disputato diversi campionati di Serie A, ma in questa stagione gli errori di programmazione commessi dalle dirigenze sono risultati fatali, a cominciare ovviamente dai presidenti Oreste Vigorito per i campani e Joe Tacopina per gli emiliani.
Molto attivi nella battaglia contro il Palermo
Quattro anni fa, proprio a metà maggio, si giocavano le ultime giornate del campionato di Serie B 2018/2019, con il Palermo in lotta per la promozione in massima serie. Il club rosa era però coinvolto nell’inchiesta per illecito amministrativo che avrebbe portato al fallimento. Ci furono due presidenti che si schierarono in prima fila contro il Palermo e furono proprio Oreste Vigorito e Joe Tacopina. Vigorito era un componente del Consiglio Direttivo della Lega di Serie B, che in un primo momento aveva deciso la retrocessione diretta del club rosa. Il presidente del Benevento in quei giorni sostenne che bisognava decidere in fretta, senza aspettare il secondo grado di giudizio, per non penalizzare l’intero campionato.
Quella decisione, pochi giorni dopo, fu sconfessata dalla Corte Federale, che trasformò la sentenza contro il Palermo in penalizzazione di 20 punti. Il club rosa quindi era salvo ed avrebbe disputato la serie cadetta nella stagione successiva. Poi arrivarono i Tuttolomondo, ma quella è un’altra storia.
Spettatore interessato della vicenda era Tacopina, allora presidente del Venezia che lottava per non retrocedere. L’esclusione del Palermo dal campionato avrebbe salvato i lagunari, e per questo l’avvocato americano non nascose la sua soddisfazione per la sentenza del consiglio direttivo della Lega, per poi dirsi scandalizzato della decisione del Tribunale Federale. Il suo Venezia, infatti, a quel punto fu costretto a giocare i playout contro la Salernitana, perdendoli e retrocedendo in Serie C, anche se poche settimane dopo, grazie al fallimento del Palermo, arrivò il ripescaggio.
Tacopina e l’interesse per Palermo e Catania
Tacopina ha acquistato la SPAL all’inizio della stagione 2021/2022, con il chiaro obiettivo di riportare gli estensi in Serie A. Peccato che nella stessa stagione l’avvocato americano si sia dedicato con molto interesse anche al Catania. In quell’occasione Tacopina non risparmiò frecciatine all’indirizzo del Palermo ed ai suoi dirigenti (“Palermo? Non so chi siano”). Dario Mirri, infatti, narra la storia, fu convocato a Roma da Tacopina che voleva acquistare il club rosanero ai tempi della Serie C, un incontro senza successo. Chissà, magari se l’avvocato americano si fosse concentrato di più sulla SPAL, anziché cercare altri club in giro per l’Italia, non avrebbe distrutto in due stagioni quello che gli estensi avevano raggiunto dopo 49 anni, ovvero la Serie A. Ma per fortuna, nel calcio come nella vita, il tempo è sempre galantuomo.
LEGGI ANCHE
Cosa succede se il Palermo vince, pareggia o perde. Le possibili soluzioni
Brunori: “Futuro dipende da noi. Voglio un Barbera gremito”
Palermo, col Brescia senza Marconi: chi al suo posto?
SEGUICI SU FACEBOOK | INSTAGRAM | TWITTER
Altre News
Sassuolo, il report di oggi: la nota
Cremonese, Fulignati: “Serie B? Campionato spaccato. Alcune squadre più forti “
Sassuolo, Mulattieri infortunato: il comunicato sulle sue condizioni