Uno, nessuno e centomila Dario Saric

Palermo – Uno, nessuno e centomila Dario Saric

Nel pirandelliano “Uno, nessuno e centomila” Uno rappresenta l’immagine che ognuno ha di sé stesso, nessuno è quello che il protagonista sceglie di essere alla fine del romanzo, centomila indica le immagini che gli altri hanno di noi.
Saric ha probabilmente un’immagine di sé stesso che si avvicina molto a quel talento finito sui taccuini dei DS di mezza Italia durante la sua esperienza ascolana, ma centomila sono invece le immagini che i tifosi hanno di Saric, dopo aver visto le sue altalenanti prestazioni nella prima stagione a Palermo.

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Ci chiediamo allora chi sceglierà di diventare il bosniaco Dario Saric a Palermo e come sarà ricordato alla fine della sua esperienza in maglia rosa: ci auguriamo come un protagonista e non come il “nessuno” del romanzo pirandelliano.
Un giocatore che, lo ricordiamo, con circa 1,8 milioni di esborso per il solo cartellino, oltre il sontuoso quadriennale sottoscritto, rappresenta il principale investimento del nuovo Palermo targato CFG, dopo l’acquisto dalla Juventus del bomber Matteo Brunori.
E Dario Saric ha indubbiamente confermato, anche a Palermo, di possedere mezzi tecnici e soprattutto fisici non indifferenti ma che, purtroppo, solo raramente sono risultati determinanti in questa prima stagione in maglia rosanero.

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Lo dimostra il bottino davvero magro di Dario nel campionato appena concluso: in 29 presenze di campionato zero goal e un solo assist nel 3-3 di Cittadella.
Eppure a inizio campionato Saric viene immediatamente schierato titolare dal tecnico Corini, con risultati però non del tutto confortanti fino all’incredibile debacle di Terni, una partita che dà il via all’ingresso nell’undici di partenza del giovane Claudio Gomes.

Probabilmente una condizione atletica non ottimale non aiuta il bosniaco e bisogna attendere la prima partita del girone di ritorno, in trasferta a Perugia, per rivederlo nell’undici titolare, dove resterà fino alla terz’ultima di campionato.

E’ proprio in questo periodo che la costanza di impiego consente a Saric di mostrare il meglio del suo repertorio tecnico, senza tuttavia evidenziare una grande concretezza, oltre che in fase realizzativa (3 goal lo scorso anno ad Ascoli) anche come supporto alle punte rosanero.

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Tra un mese e spiccioli parte il ritiro in Trentino a Ronzone e Pinzolo e, con grande probabilità, il bosniaco Saric sarà presente, rappresentando un investimento importante sul quale la proprietà punta, a meno di soprese, anche per la prossima stagione.
L’incoraggiamento a Dario Saric da parte di tutto l’ambiente rosanero è di essere uno dei protagonisti del prossimo campionato, che tutti i tifosi si augurano possa concludersi con il raggiungimento della massima serie, rifiutando invece di indossare la maschera del “nessuno” pirandelliano, che mal di addice ad un giocatore delle sue potenzialità.

David Majorca

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