Cessione Bari, dubbi sul futuro: gli scenari –
Il Bari sogna più che mai la promozione in Serie A. I pugliesi, forti del pareggio ottenuto nei minuti finali contro il Cagliari, hanno a disposizione due risultati su tre nel ritorno della finale dei playoff. Davanti agli oltre 60mila del “San Nicola”, gli uomini di Mignani proveranno a raggiungere, da neopromossa, la massima serie. C’è però un problema legato proprio all’eventuale successo dei galletti.
Cessione Bari, gli scenari in caso di promozione
C’è un curioso caso legato alla proprietà del Bari. Il patron dei galletti è infatti Luigi De Laurentis, figlio di Aurelio, presidente del Napoli. Come già accaduto nella stagione 2020/21 (in quell’occasione protagonista la Salernitana), il club appena promosso in A dovrebbe essere venduto in fretta e furia. Il motivo? Non è possibile, per una proprietà, avere due squadre nello stesso campionato (il Bari e il Napoli in questo caso, entrambe dei De Laurentis).
Curiosi anche i tempi entro i quali il Bari dovrebbe essere venduto. Secondo l’articolo 16 bis delle Noif, tutto da fare entro cinque giorni prima dell’iscrizione al campionato, indetta per il 20 giugno. Un caso simile, come sopracitato, lo si era visto due anni fa con la Salernitana, allora posseduta da Lotito, che rischiò di non iscriversi alla Serie A a causa della doppia proprietà del proprio presidente (storico numero uno della Lazio). Da capire ora, in caso di successo del Bari, chi sarà l’acquirente della società.
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