Paolo Leonardo Di Nunno, amministratore delegato del Lecco, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Antenna Sud. L’Ad dei lombardi ha speso parole durissime sulla situazione attuale riguardante l’esclusione del Lecco dalla Serie B. Non sono mancate accuse a Santopadre, presidente del Perugia. Ecco le sue durissime dichiarazioni.
Le dichiarazioni di Di Nunno
L’Ad del Lecco si è espresso così riguardo alla possibilità di ripartire dalla Serie D: “Non accetto nessuna alternativa alla Serie B, viviamo in un calcio corrotto, sporco, stiamo pagando per errori di altri. Abbiamo il mercato bloccato anche se la squadra è in ritiro, nessuno risponde più al telefono, le trattative in entrata e in uscita sono tutte bloccate”.
Di Nunno ha poi spiegato, per l’ennesima volta, come sono andati i fatti: “Prima della finale col Foggia, il 17, ho inviato una PEC alla Lega Serie B e alla FIGC scrivendo che era tecnicamente impossibile avere tutte le documentazioni necessarie dopo la finale, ovviamente in caso di vittoria. Loro hanno spostato la finale playoff e siamo tutti stati presi in giro. Tutti i club di B sono con me, io non rubo come Brescia o Perugia, dove il signore si è messo a fare il grande quando manco lui aveva lo stadio in regola. Far slittare la partenze del campionato penalizzerebbe tutti e non servirebbe”.
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