Palermo – Una domenica bestiale
Non è bastato il sabato di delusione e amarezza, anche la domenica non è stata da meno. E ovviamente il riferimento non è a Mancini ed alle sue dimissioni che avranno ragioni “politico-economiche” di difficile comprensione visto che da pochi giorni era stato nominato capo supremo di tutta la parte tecnica, giovanili incluse.
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Il riferimento è alla beffa subita a Cagliari dove il Palermo avrebbe meritato di più, avrebbe potuto passare il turno andando ai rigori visto che Pigliacelli aveva dimostrato di essere in serata para rigori (meglio così, concentrati solo sul campionato). A proposito di Pigliacelli e del secondo gol subito tifoseria e critica divisi: c’è chi vede un errore del portiere rosanero e chi lo ha eletto eroe della serata. Cose di calcio insomma, opinabili.
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Ma la domenica bestiale si è consumata soprattutto con l’altra beffa o meglio, doppia beffa: Prati e Morutan hanno scelto Cagliari e Pisa. Almeno così dice il buon Di Marzio, uno che si sbilancia quando ha notizie quasi certe. Insomma i due baldi giovani sembrano allontanarsi dalla casacca rosanero: una botta per la dirigenza rosanero che aveva fortemente (anche in senso economico) puntato su di loro e che ora deve ricominciare. Passi per il rumeno che tornerebbe a Pisa e dal punto di vista romantico ci può stare, la nota amara è Prati che già aveva fatto storcere il naso al popolo palermitano per i tempi di riflessione che si era preso.
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Perché il palermitano è povero ma orgoglioso e non accetta che un giovincello di 20 anni possa non volere venire di corsa in viale del Fante; ed il fatto che il giovane stesse riflettendo tanto già deponeva male. Dunque meglio così; in tanti avranno vissuto sulla propria pelle il famoso detto chiusa una porta si apre un portone. Saggia e antica verità…
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Ed a proposito di portone, per meglio blindare la porta di Pigliacelli serve subito un terzino sinistro, argomento che sta per trasformarsi in telenovela. A conti fatti, tra Prati e Morutan, il club ha risparmiato una decina di milioni; una cifrona con cui si può agevolmente comprare un terzino e un esterno d’attacco. E rimane pure qualche soldino per un centrocampista, sebbene non indispensabile visto il pre campionato di Damiani. Perché il centro sportivo battezzato ieri è un fatto importantissimo, bellissimo e storico ma al tifoso purtroppo non basta, vuole soprattutto la squadra forte e che vinca il campionato.
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