Facciamo finta che…

Palermo – Facciamo finta che…

Facciamo finta che sia stata una partita normale per cui il punto rimediato al San Nicola di Bari è tanta roba. Solo così si può alleviare la delusione e l’amarezza per due punti sprecati che avrebbero probabilmente acceso anche nuovi entusiasmi fra il popolo palermitano in chiave abbonamenti. Per mezz’ora, nel secondo tempo, abbiamo creduto che il gol potesse arrivare da un minuto all’altro, perché è impensabile che una squadra con la doppia superiorità numerica non riesca a realizzare un misero gollettino per vincere la partita.

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Invece così è stato perché il Palermo non ha saputo gestire la situazione come andava gestita e tranne in una occasione ha fatto esattamente il gioco che voleva il Bari. Tanta confusione, tanti cross al centro dell’area dove ovviamente la squadra di Mignani era piazzata.

Corini: “Dobbiamo ancora lavorare sul mercato. E sul rigore…”

Spieghiamo meglio: una squadra ridotta in nove ha come unico obiettivo quello di non prendere gol per cui è evidente che piazza gli uomini rimasti in campo tutti nella sua area di difesa. Mettere palloni in area diventa improduttivo, andava fatto qualcosa di diverso.

Perché non imitare la pallanuoto?

Chi ama lo sport in generale avrà anche seguito la pallanuoto: molto ma molto spesso in una gara di pallanuoto si rimane con un uomo in più. Ebbene in quel caso lo schema è banale, far girare la palla fin quando non si crea la superiorità numerica che consente di battere a rete e nel ‘75% delle volte in cui una squadra, a pallanuoto, resta con l’uomo in più realizza il gol. Andava fatta semplicemente una roba simile.

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Ieri sera il Palermo lo ha fatto solo in una occasione, quando Brunori, egoista, non ha lasciato la palla a Soleri tutto solo per battere a rete. Ecco, oltre ai rigori, questo è un aspetto su cui Corini dovrà lavorare e cioè quello di creare qualche schema in caso di superiorità numerica. Alla vigilia forse un punto a Bari andava benissimo ma alla fine il punticino rimediato ha il sapore della sconfitta e riaccende polemiche di cui sinceramente non se ne sentiva il bisogno.

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