Palermo, ecco Mamadou Coulibaly: scappò di casa per il calcio

Palermo, ecco Mamadou Coulibaly: scappò di casa per il calcio

Il Palermo ha ufficializzato il suo decimo acquisto stagionale: stiamo parlando di Mamadou Coulibaly, centrocampista che arriva con la formula del prestito dalla Salernitana. Spesso scambiato con il suo omonimo Lassana Coulibaly, il viaggio che ha intrapreso per arrivare a calcare i campi di Serie A assume quasi dei caratteri epici. Proveremo a raccontarvi, tramite queste righe, una storia incredibile che, speriamo, possa arricchirsi di nuovi capitoli qui in Sicilia.

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Palermo, ecco Mamadou Coulibaly: colui che per continuare a giocare scappò da casa

Mamadou Coulibaly nasce e cresce a Thies, uno dei centri commerciali ed industriali più floridi di tutto il Senegal. Suo padre, insegnante di educazione fisica, a 16 anni lo obbliga ad abbandonare il calcio per concentrarsi sugli studi: la decisione non piace al giovane Mamadou, che decide di scappare da casa. Anche lui, come milioni di suoi conterranei, affronterà la morte su uno di quei barconi che ogni giorno sbarcano sulle coste di tutta Europa. Il suo si fermò in Spagna, dalla quale partì alla volta della Francia, dove venne ospitato da una zia a Grenoble. La sua carriera però inizierà in Italia, dove arriverà grazie a un viaggio in treno.

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Il suo cuore nomade si stanzierà a Montepagano, in provincia di Teramo: scelse di dormire per strada, in una panchina vicino allo stadio locale. I Carabinieri lo fermarono, per poi trovargli una sistemazione in una casa-famiglia. Una storia incredibile già di per sé, ma che rappresenta solamente il punto di partenza della carriera di Coulibaly.

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Gli inizi nel calcio a 7 e i provini con Cesena, Sassuolo e Pescara

Iscritto nella squadra di calcio a 7 del comune di Montepagano, verrà subito notato dagli osservatori di Cesena, Sassuolo e Pescara. Farà un provino in tutte e tre le società, ma solamente il Delfino gli darà una chance. Aggregato dopo pochi mesi alla prima squadra, nel marzo 2017, Coulibaly sarà utilizzato in maniera importante dall’allora tecnico degli abruzzesi Zdenek Zeman, che lo schiererà come mediano. La retrocessione della squadra gioverà al senegalese, che troverà maggior continuità in Serie B l’anno successivo, assicurandosi un’offerta dall’Udinese.

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Con i bianconeri, però, non giocherà praticamente mai: una pubalgia che si portava dalla fine della stagione precedente lo condizionerà anche in quella 2018/19. Sarà girato in prestito al Carpi, all’Entella e al Trapani nell’arco di 18 mesi. Nella stagione 2020/21 viene ceduto in prestito nella sessione invernale alla Salernitana, con la quale centrerà la promozione in Serie A, diventando un diamante di centrocampo inamovibile per Castori. Tornato in massima serie verrà chiuso dai nuovi acquisti granata, tanto che venne ceduto la scorsa stagione per sei mesi in prestito alla Ternana.

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Originariamente nei piani di Paulo Sousa per l’annata che è appena iniziata, a sorpresa ha accettato di riscendere in Serie B per aiutare il Palermo a centrare quell’impresa che, tre anni fa, ha conquistato con la Salernitana. Per uno come lui, che ha affrontato le acque del Mediterraneo, il freddo e la fame delle pungenti notti a Montepagano, questo potrebbe rivelarsi semplicemente un gioco da ragazzi.

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